Covid, green pass e vaccini: come si muoverà il nuovo ministro della Salute?

Col cambio della guardia al ministero della Salute ci si chiede ne sarà della lotta al Covid, del green pass e della campagna vaccinale.

L’orientamento della neo premier Giorgia Meloni sembra quello di dare discontinuità su questo punto alla politica del governo Draghi. Ma non è detto che il nuovo ministro della Salute sia d’accordo.

Orazio Schillaci, ministro della Salute del governo Meloni – Meteoweek

A prendere il posto di Roberto Speranza al ministero della Salute è stato il siciliano Orazio Schillaci, medico specializzato in medicina nucleare e rettore dell’università romana di Tor Vergata. È lui il ministro della Salute del governo Meloni.

In più occasioni, nel corso della campagna elettorale, Giorgia Meloni ha espresso la sua opinione nettamente sfavorevole alla precedente gestione governativa in tema di green pass e vaccini. Legittimo quindi chiedersi come si muoverà il nuovo ministro della Salute nel campo della lotta al Covid.

La neo premier inizialmente aveva salutato con favore il green pass. L’Italia fu il primo Paese europeo a introdurlo. Va anche detto che all’epoca si parlava di uno strumento possibile per programmare le riaperture e ritornare a una vita normale dopo chiusure e lockdown. Un anno dopo Meloni ha cambiato torni bocciando il green pass su tutta la linea. E in estate è passata decisamente all’attacco bollandolo come un escamotage pensato dalla sinistra per impedire agli italiani di andare a lavorare. Non casualmente in campagna elettorale Giorgia Meloni ha promesso: “Mai più Green pass”.

Come la pensa il nuovo ministro su green pass e vaccini

Questa al momento, salvo cambiamenti dell’ultima ora, appare essere ancora la linea della premier. Però non sembra essere quella del nuovo ministro della Salute, che a suo tempo parlò del green pass come di una misura indispensabile per assicurare la sicurezza di tutti.  Su questo punto si ricorda un intervento di Schillaci sulla sicurezza delle aule universitarie durante un’intervista del 2021 con Uno Mattina. In quella occasione il neoministro della Salute si disse favorevole al green pass, così come ai vaccini. Schillaci peraltro manifestò una profonda ammirazione per gli studenti del suo ateneo, che a suo dire avevano dato prova di grande senso civico vaccinandosi in massa (al 90%).

Una posizione, quella del nuovo titolare del ministero della Salute, che appare inequivocabile. E che dunque rende plausibile l’ipotesi che segua questa linea anche nel corso della sua azione di governo. C’è anche da dire che la situazione epidemiologica non appare certo la stessa di quella dell’anno passato, ragion per cui in tanti si chiedono se non sia invece opportuno levare le residue restrizioni.

Attualmente le uniche misure per prevenire i contagi che interessano direttamente tutti i cittadini sono l’obbligo di quarantena per i positivi al Covid e quello di portare la mascherina all’interno delle strutture sanitarie. Il nuovo ministro dovrà decidere se prorogarle o meno, e lo stesso vale per l’eventuale prosecuzione della campagna di vaccinazioni.

Quel che appare palese è che la posizione di Orazio Schillaci sul tema è più vicina a quella del suo predecessore Roberto Speranza che non a quella di buona parte della maggioranza di governo.

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