Ucraina, Zelensky: «Il 2023 sarà decisivo per la liberazione dell’Ucraina dal nemico»

L’anno che viene sarà cruciale per le sorti della guerra scoppiata lo scorso 24 febbraio. Colloquio telefonico tra Meloni e Zelensky.

Il prossimo sarà «un anno decisivo», ha detto il presidente ucraino Zelenskyy sottolineando che Kiev sta preparando le forze di difesa e sicurezza per il prossimo anno.

«Continuiamo a preparare le forze di difesa e sicurezza dell’Ucraina per il prossimo anno. Questo dovrebbe essere un anno decisivo. Comprendiamo i rischi dell’inverno, capiamo cosa dobbiamo fare in primavera e, quindi, capiamo i risultati che l’intero settore della difesa e della sicurezza deve ottenere», ha detto Volodymyr Zelenskyy nel suo videomessaggio serale.

Il leader ucraino ha poi elencato gli obiettivi nazionali del prossimo anno. Che sono «la liberazione dell’Ucraina dal nemico, la ricostruzione, il ritorno degli ucraini a casa, l’ulteriore riavvicinamento dello stato con i partner chiave, l’apertura di nuove opportunità per l’Ucraina nel mondo».

Il colloquio Zelensky-Meloni

Il Senato esaminerà presto il dl sulle armi a Kiev. La data fissata è quella del 10 gennaio. Ad annunciarlo è il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha indicato il calendario dei lavori per la ripresa nel 2023, dopo l fine della sessione di bilancio. Intanto il presidente del consiglio Giorgia Meloni, in riferimento al colloquio telefonico col capo di stato ucraino Zelensky, ha scritto su Twitter: «Cordiale conversazione telefonica con Zelensky. Ho rinnovato il sostegno del Governo italiano a Kiev e ho ribadito il massimo impegno dell’Italia per ogni azione utile per arrivare ad una pace giusta. Ho confermato l’intenzione di recarmi a Kiev e ho invitato Zelensky a Roma».

Da parte sua Zelensky, sempre su Twitter, ha ringraziato il premier italiano per la solidarietà e il sostegno a Kiev. «Ho lodato – ha scritto Zelensky – lo stanziamento del governo italiano di ulteriori 10 milioni di euro in aiuti. Meloni mi ha informato che si sta valutando la questione della fornitura di sistemi di difesa aerea a protezione dei cieli ucraini. Abbiamo discusso del piano di pace».

Il colloquio tra i due leader, fa sapere Palazzo Chigi, segue alla conversazione telefonica del 28 ottobre scorso. Giorgia Meloni ha ribadito, oltre all’impegno italiano per arrivare a una pace giusta per l’Ucraina, il pieno supporto dell’esecutivo a Kiev in campo politico, militare, economico e umanitario, per ripristinare le infrastrutture energetiche e nella futura ricostruzione del Paese.

Ancora bombe su Kherson: colpito reparto maternità dell’ospedale

Nel frattempo, mentre Putin firma il decreto con cui la Russia bloccherà l’export di petrolio verso i Paesi che hanno adottato il price cap, continuano a piovere bombe su quella che papa Francesco chiama sempre la “martoriata Ucraina”.

Ieri le forze russe hanno bombardato il reparto maternità di un ospedale di Kherson, senza fare fortunatamente feriti. Lo ha riferito Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’ufficio presidenziale, citato dall’Ukrainska Pravda. «Kherson. I russi hanno bombardato il reparto maternità dell’ospedale. Hanno bombardato il luogo dove oggi sono nati due bambini – ha reso noto -. Prima dell’attacco, i medici sono riusciti a completare un taglio cesareo. Ci sono cinque donne nell’istituto».

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