Addio kuna, anche la Croazia adotta l’euro e entra nell’area Schengen

Col 1° gennaio Zagabria diventa il ventesimo Paese dell’Unione europea ad adottare l’euro. La Croazia aderirà anche all’area Schengen che facilita la libera circolazione delle persone.

Le istituzioni croate parlano di «un momento storico» durante le cerimonie iniziate allo scoccare della mezzanotte per celebrare il doppio passo in avanti nel processo di integrazione europea del Paese.

A partire da ieri, primo gennaio 2023, la Croazia è entrata nell’eurozona. Il Paese balcanico adotta la moneta unica a dieci anni di distanza dalla sua entrata nell’Unione europea, che risale al primo gennaio 2013. È il ventesimo Paese Ue ad aderire all’euro. Prima della Croazia, gli ultimi Paesi ad adottare la moneta unica europea erano stati Lituania (2015), Lettonia (2014) ed Estonia (2011).

“La Croazia ha lavorato duro per diventare il ventesimo membro dell’area euro, e ci è riuscita. È la dimostrazione che l’euro è una valuta attraente che porta stabilità ai suoi membri”, ha commentato la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. Felicitazioni anche da parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che ha celebrato l’evento sul confine croato-sloveno, al valico di Bregana.

Si conclude un processo iniziato nel 2017

Si perfeziona così un iter partito nell’ottobre del 2017, quando il governo croato aveva fatto richiesta di adesione al meccanismo di cambio europeo, passo indispensabile per adottare l’euro. Un obiettivo già allora collegato all’entrata nell’area Schengen, raggiunto in concomitanza.

Il 9 dicembre scorso dal Consiglio dell’Ue è giunto infatti l’ok all’ingresso di Zagabria nello spazio di libero scambio. Con l’entrata della Croazia adesso sono 27 Paesi (23 dell’Unione europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) che aderiscono a Schengen.

Le tappe di avvicinamento all’euro e a Schengen

L’avvicinamento all’euro da parte di Zagabria ha superato diverse tappe dopo quella iniziale del 2017. A luglio 2019 l’Eurogruppo ha avviato la procedura di controllo e accompagnamento della Croazia sulle misure proposte per aderire al meccanismo di cambio. Esattamente un anno dopo, a luglio 2020, Eurogruppo e Banca centrale europea hanno fatto rientrare la Croazia e la kuna negli Accordi europei di cambio, fissando già il tasso centrale a 7,53450 kune per euro.

Un’altra tappa è quella di settembre 2021, con la firma da parte croata di un memorandum d’intesa con la Commissione europea e gli altri Paesi dell’eurozona, per definire i passi per il conio della moneta unica. A inizio giugno 2022 il governo europeo ha dato il via libera sul raggiungimento dei criteri di convergenza, con una valutazione positiva successivamente condivisa dall’Eurogruppo. Anche il Consiglio europeo, in data 24 giugno ha dato la sua approvazione all’adozione dell’euro da parte di Zagabria.

Infine il 12 luglio scorso c’è stato lo step finale per l’entrata della Croazia nell’area euro, con la fissazione del cambio della kuna croata a 7,53450 per 1 euro, a conferma quindi di quello fissato inizialmente. La Croazia saluta quindi la kuna, introdotta solo nel 1994 (fin da subito agganciata al marco tedesco) e succeduta al dinaro croato, che nel 1991 era subentrato al dinaro jugoslavo.

Dal 5 settembre scorso i prezzi in Croazia sono riportati anche in euro, oltre che in kune, e così resteranno fino alla fine del 2023. Per le prime due settimane di quest’anno circoleranno entrambe le monete.

Impostazioni privacy