La Cina riapre le frontiere dopo tre anni: l’addio “definitivo” alle politiche zero-Covid

Cina riapre le frontiere dopo tre anni: l’addio “definitivo” alle politiche zero-Covid a pochi giorni dal Capodanno lunare. Previsto un aumento del 70% dei viaggi, si spera nella ripresa dell’economia.

La Cina ha infine revocato le restrizioni e le misure di quarantena anti-Covid. A pochi giorni dal Capodanno lunare, atteso per il 22 gennaio 2023, il Paese sceglie di dire “addio” al virus, nonostante l’attuale ondata potrebbe raggiungere il picco di infezioni il 13 gennaio, con con 3,7 milioni di contagi al giorno. E nonostante anche il picco di decessi, previsto attorno al 23, è stimato possa raggiungere quota 25mila morti al giorno.

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La Cina riapre le frontiere dopo tre anni: l’addio definitivo al Covid (foto via Reuters) – meteoweek.com

Dopo tre anni dallo scoppio della pandemia, la Cina continentale ha dunque riaperto i valichi marittimi e terrestri con Hong Kong, e posto fine all’obbligo di quarantena per i viaggiatori in arrivo, smantellando così l’ultimo pilastro di una politica “zero-Covid”. Una politica, questa, che aveva protetto 1,4 miliardi di cinesi dal virus, ma che al contempo li aveva tagliati fuori dal resto del mondo, costretti a test frequenti, limitati nei movimenti e costretti all’isolamento di massa. Tutte misure a “doppio taglio”, che hanno pesantemente danneggiato la seconda economia più grande del mondo.

Si ritorna a viaggiare

A seguito dell’ultimo via libera del governo cinese, però, moltissimi viaggiatori si sono già riversati nei porti, nelle stazioni e negli aeroporti con la gioia di poter finalmente ricongiungersi ai loro affetti. Diversi reportage mostrano le lunghissime code che si sono formate ai banchi del check-in dell’aeroporto internazionale di Hong Kong, per i voli verso Pechino, Tianjin e Xiamen. Le stime parlano di migliaia di persone pronte a raggiungere il Paese.

“Non sono affatto in buona salute, e non mi hanno permesso di tornare in Cina per vederli nemmeno quando avevano il cancro al colon. Sono proprio felice di poterli rivedere ora”, ha raccontato ai giornalisti di Retuers la cittadina Teresa Chow, residente a Hong Kong. Insieme a lei, vi erano dozzine e dozzine di altri viaggiatori, tutti in procinto di attraversare la Cina continentale dal checkpoint di Lok Ma Chau.

Li Hua, che ha viaggiato dal Regno Unito alla Cina – dove vive la sua famiglia – in occasione del capodanno, ha invece raccontato alla BBC: “Sono così felice di essere tornata e di respirare aria cinese nuovamente. Sono veramente felice”. Mentre  Mark Clayton è tornato a casa a Zhuhai, nel Guandong, insieme a sua moglie e al suo bambino dopo aver visitato Hong Kong. Ha spiegato che il suo viaggio di ritorno è stato “abbastanza tranquillo, come lo era stato prima del Covid”.

La riapertura, oltre ad incrementare il numero di viaggi e ricongiungimenti, dovrebbe riuscire a rinvigorire un’economia da 17 trilioni di dollari, rimasta vittima della crescita più lenta mai registrata in quasi mezzo secolo. Alcuni, però, temono che tale decisione possa al contempo provocare una maggiore trasmissione di Covid-19 . Alcuni autisti di mezzi pubblici locali hanno dichiarato alla BBC di essere molto preoccupati e, temondo di poter contrarre il virus dai viaggiatori in arrivo, chiedono alle loro aziende maggiore protezione.

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