Riforma delle intercettazioni, il rinvio irrita i Dem

Scontro sulle intercettazioni nel Governo. Il Partito Democratico non apprezza il rinvio della riforma. Bonafede: “Un’intesa è possibile, è solo un equivoco”.

Il Partito Democratico non ci sta. Alcune fonti parlamentari riferiscono l’irritazione dei Dem per la decisione di inserire nel cosiddetto Milleproroghe il rinvio di sei mesi dell’entrata in vigore delle nuove norme previste nella Riforma Orlando sulle intercettazioni. “È Solo un equivoco – ribatte tuttavia il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – mentre un’intesa è largamente possibile”.

Equivoco o incomprensione che sia, c’è ancora bisogno di dialogo sulla questione intercettazioni. Venerdì 6 dicembre, infatti, Bonafede aveva richiesto a Palazzo Chigi una proroga della legge Orlando sulle intercettazioni, quella cioè che distingue tra ascolti “rilevanti” da trascrivere e “irrilevanti” da non trascrivere, di cui è assolutamente vietata da pubblicazione.

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Questa proroga doveva essere inserita nel decreto Milleproroghe. Il Pd si infuria e bolla la decisione di Bonafede come “irritante e unilaterale”, perché a detta loro il rinvio non era stato concordato. Questo rinvio, inoltre, si intreccia con la lunga trattativa sulla prescrizione.

I Dem, inoltre, affermano che la scorsa settimana si era deciso di avviare un confronto su tutti i punti sul tavolo, a partire dalla necessità di inserire delle norme di garanzia sulla durata ragionevole del processo. L’intenzione del Movimento 5 stelle di frenare la riforma delle intercettazioni – viene sottolineato – rischia di complicare il dialogo.

Il nodo della riforma sulla prescrizionenon è stato ancora sciolto e,anche se l’orientamento è quello di non far convergere i propri voti sulla proposta dell’azzurro Costa, che punta allo stop della riforma Orlando, il Partito Democratico potrebbe presentare una propria proposta o sulla ‘prescrizione processuale’, ovvero sulla necessità di estinguere l’azione penale qualora un processo dovesse durare non secondo i tempi prefissati, oppure l’allungamento dei tempi di sospensione da 18 mesi a 2 anni dopo il primo grado.

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