Barbara Palombelli: “Anche io ho sfidato la morte, come Gaia e Camilla”

Barbara Palombelli si scaglia contro chi in questi giorni commentando la tragedia di Corso Francia ha giudicato la condotta apparentemente spericolata di Gaia e Camilla.

Barbara Palombelli: “Come tutti gli adolescenti, anch’io sfidavo la morte” – meteoweek

Barbara non sopporta l’ipocrisia: questo mondo in cui si è sempre pronti a giudicare gli altri e in un lungo post su Facebook spiega a tutti perché è sbagliato esprimere pareri sulla tragedia di Corso Francia, facendo un confronto con la sua adolescenza: “Credo di essere soltanto una fortunata sopravvissuta”, sottolinea.

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“Torno, da antropologa e da persona spero non ipocrita, al tema di queste settimano. Ero una scellerata, correvo in moto senza l’età e senza casco, passavo col rosso, con i miei cugini scendevamo in bici contromano la salita di Anzio, prendevamo il gommone e ci tuffavamo col motore acceso, nell’euforia degli anni Sessanta gli zii cacciatori ci facevano sparare e ci imponevano prove di coraggio…Potrei continuare all’infinito: da piazza Euclide su Corso Francia sulle Laverda 750…Non mi sono mai drogata e non ho mai bevuto ma quando potevo, come tutti gli adolescenti del mondo, sfidavo la morte per iniziare la vita…Sono più umile di tanti di voi e credo di essere soltanto una fortunata sopravvissuta”.

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Purtroppo – aggiunge – vedo tante ragazze e tanti ragazzi, privati dall’ansia dei genitori delle sfide classiche (moto, sci, avventure) che si ritrovano poi a sfidare la morte in altri modi… si chiudono in casa (i maschi) smettono di mangiare o mangiano troppo (le femmine) o facendo altro…La verità è che al rito di iniziazione non si sfugge!!! Auguri e vi prego: basta ipocrisie!”. Dopo il dolore e le polemiche resta solo il silenzio.

 

 

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