Migliaia di iracheni hanno partecipato questa mattina a Baghdad al corteo funebre del generale iraniano Soleimani gridando “morte all’America”. Martedì i funerali in Iran.
Esplode la rabbia degli iracheni dopo i raid americani che, tra gli altri, hanno provocato la morte di due comandanti. Molti gli slogan poco rassicuranti, scanditi durante il corteo funebre che ha sfilato tra le vie del distretto di Kazimiya, dove si trova un santuario sciita. Al termine, nella zona verde di Baghdad si è tenuto un funerale nazionale ufficiale alla presenza di molti leader iracheni.
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I resti di Soleimani saranno ora portati in Iran. Resta altissima la tensione fra Stati Uniti e Iran. Trump ribadisce di non volere la guerra, ma “siamo pronti a qualunque risposta sia necessaria”, secca la risposta della guida suprema iraniana Khamenei: “Prepara le bare”.
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“Gli americani dovrebbero sapere che la vendetta dell’Iran per l’assassinio del comandante del Quds Qassem Soleimani non sarà affrettata e decideremo dove e quando avverrà la schiacciante risposta“: lo ha detto il portavoce del generale di brigata delle Forze armate iraniane Abolfazl Shekarchi. “Se ci sarà una guerra o scontri con gli Stati Uniti – ha aggiunto – “gli americani subiranno gravi danni, se gli Usa commetteranno una follia, la risposta dell’Iran sarebbe ancora più dura“.
