Palermo, sequestro a ex dipendente Inps. Spariti debiti di 13 aziende

La Guardia di Finanza di Palermo ha posto i sigilli a due abitazioni. Accuse di abuso d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informatici dell’Istituto e frode informatica.

La Guardia di Finanza stamani a Palermo ha concluso una nuova operazione legata alla manipolazione dei dati previdenziali delle aziende. I finanzieri hanno disposto un sequestro ai danni di un ex dipendente Inps. Un uomo di 67 anni, le cui iniziali sono N.A., ha ricevuto l’ordine di sequestro nelle scorse ore. La motivazione è legata a un suo tentativo di frode andato a segno, che ha agevolato sul piano fiscale diverse aziende.

Il sequestro ammonta a ben 223mila euro, e ha portato gli agenti della GdF a porre i sigilli a due abitazioni di proprietà del soggetto. L’accusato è un ex funzionario dell’istituto previdenziale, che secondo le accuse avrebbe “aggiustato” la posizione con la stessa Inps per ben tredici aziende a lui “amiche”. L’indagine che ha portato al sequestro è stata condotta e coordinata dalla Procura di Palermo.

Una volante della Guardia di Finanza in azione a Palermo – meteoweek.com

La stessa Procura ha emesso con urgenza il provvedimento di sequestro preventivo dei beni. Inoltre il 67enne dovrà rispondere di ben tre reati. Si tratta di abuso d’ufficio, accesso abusivo ai sistemi informatici dell’Istituto e frode informatica. Le Fiamme Gialle hanno inoltre emesso il consueto comunicato, in cui si spiega il modo in cui sono risalite all’ex dipendente Inps finito sotto accusa. I finanzieri hanno spiegato in maniera chiara che il soggetto in questione era già finito nel mirino, finchè non è stata fatta la scoperta.

Una preliminare indagine interna aveva fatto emergere indici di anomalia nelle pratiche seguite dal funzionario. Di conseguenza è stata effettuata una segnalazione alla locale Procura. La Finanza ha svolto mirate indagini volte a verificare le attività compiute dal funzionario pubblico nel periodo tra il 2011 e il 2015 su pratiche relative ad ‘abbandono e sospensione dei crediti previdenziali. L’accusato avrebbe svolto una serie di ‘lavorazioni’ anomale di pratiche. Ciò ha consentito ad alcune aziende di ottenere indebiti benefici normativi e contributivi“.

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