Berti (M5S): “Espulsione Paragone? Sono tra quelli che hanno deciso”

Il capogruppo M5S in Veneto è tra i probiviri che hanno decretato l’espulsione di Paragone dal Movimento. “Non c’è alcuno scandalo. C’è stato un semplice rispetto delle regole, non è colpa mia se qualcuno non le rispetta”

avvocato degli espulsi per paragone
Gianluigi Paragone

“L’espulsione di Paragone dal Movimento? Nulla di scandaloso. Chi non rispetta le regole è giusto venga allontanato. Siamo convinti della decisione presa”. Jacopo Berti – capogruppo M5S in Consiglio regionale in Veneto – è trai probiviri che hanno decretato la fine dell’esperienza di Gianluigi Paragone nei cinque stelle. Ricorda, commentando le parole dell’ormai ex esponente grillino, che la scelta è avvenuta applicando le regole interne.

“Non è colpa mia – ha spiegato alla trasmissione Un Giorno da Pecora – se qualcuno non rispetta le regole. La questione è semplicissima: si è deciso di applicare il regolamento in maniera omogenea e oggettiva. Non c’è nulla di scandaloso. Sono tranquillissimo, siamo tutti tranquillissimi perché abbiamo agito nel pieno rispetto delle regole. Paragone mi etichetta come il nulla? Mi sento molto leggero – taglia corto Berti – prendo cognizione di questo mio nulla e sorrido”.

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Poi, una stoccata. “Paragone, con le sue dichiarazioni, un qualcosa è riuscito a suscitarlo. Mi ha intenerito. Anzi. Mi ha riempito il Natale di bontà. Fabiana Dadone (tra i probiviri ndr) non in regola con le restituzioni? Posso assicurare che per la mia collega non c’è nulla di irregolare. E’a posto”.

“Di Battista lo reputa grillino? Non so, chiedete a lui…”

Jacopo Berti ha commentato anche le parole di Alessandro Di Battista, che ha definito Paragone “più grillino di molti altri”. “Non so a cosa si riferisse Di Battista – chiosa – ma ad ogni modo bisogna chiedere a lui direttamente. Non saprei, lui saprà spiegarvi”.

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