Iraq, la Nato ritira parte del personale | La Francia non indietreggia

La Nato annuncia il ritiro di parte del personale dall’Iraq. Nessun cambiamento per Parigi: le truppe resteranno al loro posto. Una posizione diversa da Italia e Germania, che hanno optato per la ridislocazione

“Ritiriamo temporaneamente parte del personale”. L’annuncio – confermato da fonti ufficiali – arriva direttamente dalla Nato, che ha scelto la linea del ritiro di parte del personale dall’Iraq. La decisione è stata presa dopo l’escalation seguita all’uccisione a Baghdad del generale iraniano Soleimani. Fatale fu, in quella circostanza, un raid Usa.

Posizione diversa invece per Parigi. La linea francese resta coerente alle ultime settimane: nessuna truppa, contrariamente a quanto riferito dalla Nato, sarà ritirata: il personale resterà in Iraq fino a nuove eventuali disposizioni.

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La posizione di Italia e Germania

I militari italiani, così come quelli tedeschi, restano al momento in Iraq. Ma è stato avviato, è quanto emerso nelle ultime ore, il riposizionamento complessivo lontano dalla capitale Baghdad. “Nessuna ipotesi di ritiro – spiega una nota della Difesa – il quartier generale della Coalizione internazionale che opera in Iraq al momento sta pianificando una parziale ridislocazione degli assetti al di fuori di Baghdad”.

“Ciò – aggiunge la Difesa italiana – non rappresenta un’interruzione della missione e degli impegni presi dall’Italia con i partner internazionali. La decisione maturata in queste ultime ore è stata presa a livello di coalizione internazionale”.

Anche la Germania ha annunciato il ritiro di parte delle sue truppe presenti in Iraq. Lo ha reso noto il Governo, spiegando che a seguito dell’uccisione di Qassam Soleimani si è resa necessaria una ricollocazione di 30 dei 120 militari in Iraq. Questi ultimi, impegnati in operazioni di addestramento delle forze di sicurezza irachene, si sposteranno in Giordania e Kuwait.

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