Google, boom a Wall Street: è tra le prime quattro società Usa

Superati per la prima volta i mille dollari di capitalizzazione: Alphabet, la holding di cui Google fa parte, vola a Wall Street e entra nella “top four” del mercato Usa. 

 

Google supera i mille miliardi di capitalizzazione ed entra nel ristretto gruppo delle più importanti aziende degli Stati Uniti: e quindi del mondo.  Un club ristrettissimo, di cui fanno parte Amazon, Apple e Microsoft. Citati in ordine rigorosamente alfabetico, perchè a quel livello è difficile fare classifiche.

Parliamo di giganti dei mercati mondiali, tutti legati alla tecnologia informatica ed alla rete. L’economia del futuro, che ormai è un attualissimo presente. Tra l’altro Google, e quindi Alphabet – la holding di cui l’azienda del famoso motore di ricerca è parte – registra questo successo in un momento particolare della sua storia. I fondatori Larry Page e Sergey Brin hanno fatto un passo indietro, lasciando la guida esecutiva dell’azienda a Sundar Pichai, che dal 2015 è amministratore delegato del colosso informatico.

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Un cambio al vertice che è piaciuto al mercato, che ha premiato alcuni cambiamenti radicali introdotti dal nuovo management: a esempio l’istituzione del pagamento di un dividendo per la prima volta nella storia della società. Nonostante la stretta delle autorità in particolare sul tema della privacy e sull’antitrust, Google ha raggiunto il risultato di superare “quota mille miliardi” relativamente in fretta. Si, perchè il suo ingresso a Wall Street è datato 2004. Aver raggiunto questo risultato in “soli” sedici anni rende Google più competitiva delle altre tre “big” del mercato statunitense: Apple e Microsoft si sono infatti quotate negli anni ottanta, superando i 1.000 miliardi – rispettivamente – nell’estate del 2018 e nell’aprile dello scorso anno. Amazon è sbarcata a Wall Street nel 1997 e ha raggiunto i 1.000 miliardi nel 2008.

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