Unicef sconvolge, poveri sempre meno istruiti. Problema donne

Sconvolgenti i numeri sulla povertà resi noti da Unicef. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, una ragazza su tre non è mai andata a scuola.

L’analisi è stata lanciata in occasione dell’incontro dei Ministri dell’Istruzione al forum Mondiale sull’Istruzione e in vista dell’incontro annuale del World Economic Forum.

Oggetto degli studi

Nei paesi presi in analisi, i fondi per l’istruzione dei bambini del 20% delle famiglie più ricche sono circa il doppio rispetto a quanto destinato ai bambini del 20% delle famiglie più povere. I migliori sono Barbados, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Svezia unici paesi della ricerca che distribuiscono equamente i fondi per l’istruzione tra il quintile più ricco e più povero.

“In Italia meno del 20% delle risorse pubbliche per l’istruzione sono destinate ai bambini delle famiglie più povere e più del 20% ai bambini delle famiglie più ricche. Spiega Francesco Samengo, Presidente dell’Unicef Italia – La povertà educativa condiziona l’intera vita di bambini e ragazzi, privandoli di opportunità preziose. Investire nella qualità dell’istruzione significa affrontare le cause della povertà alla radice con enormi benefici per tutto il sistema Paese”.

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In generale nei 19 paesi ad alto reddito, il 18,6% delle risorse per l’istruzione è destinato al 20% dei bambini delle famiglie più povere, mentre il 21,7% è destinato ai bambini delle famiglie più ricche; negli 8 paesi a basso reddito solo il 10,3% delle risorse dedicate all’istruzione viene destinato al 20% dei bambini più poveri, mentre più del 37,9% a quelli delle famiglie più ricche.

Una ragazza su tre non ha diritto all’istruzione

Numeri che fanno riflettere. Ancora oggi nel mondo, quasi una ragazza adolescente su 3 nelle famiglie più povere al mondo non è mai andata a scuola. Secondo il nuovo studio dell’UNICEF “Addressing the learning crisis: an urgent need to better finance education for the poorest children” – realizzato su 42 paesi con dati disponibili, fra cui l’Italia – il 44% delle ragazze e il 34% dei ragazzi appartenenti al 20% delle famiglie più povere non ha mai frequentato o ha abbandonato la scuola primaria.

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Lo studio sottolinea le drammatiche differenze nella distribuzione della spesa pubblica per l’istruzione. Fondi limitati e distribuiti in modo diseguale causano classi molto numerose, insegnanti scarsamente formati, mancanza di materiali scolastici e scarse infrastrutture. Tutto questo ha un impatto negativo sulla frequenza, l’iscrizione e l’apprendimento. Inoltre, povertà, discriminazione dovuta a genere, disabilità, origini etniche o lingua di insegnamento, distanza fisica da scuole e scarse infrastrutture rappresentano ulteriori ostacoli che continuano ad impedire l’accesso a un’istruzione di qualità ai bambini più poveri. L’esclusione ad ogni passo del percorso scolastico perpetua la povertà ed è uno dei fattori chiave della crisi dell’istruzione a livello globale.

 

 

 

 

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