Dimissioni Di Maio, l’attacco di Mulè: “Mi ricorda Schettino”

Il portavoce di Forza Italia alle Camere attacca l’ex leader del Movimento 5 Stelle. “Mi ha ricordato l’abbandono di Schettino”, dice in maniera inopportuna”.

giorgio mule schettino

L’addio di Luigi Di Maio al Movimento 5 Stelle continua a far discutere. Con ogni probabilità, sarà questo il caso politico che ci appassionerà nelle prossime settimane. E sono già arrivate le prime reazioni da parte di esponenti della altre fazioni. Come nel caso di Giorgio Mulè, che ha voluto lasciarsi andare a un paragone abbastanza ardito. Se non altro per l’altro termine del suddetto paragone fatto.

Il portavoce di Forza Italia alla Camera e al Senato è intervenuto questa mattina ad Agorà. Durante la trasmissione di Rai 3, Mulè ha commentato la dipartita di Di Maio dal movimento. E come detto ha fatto un accostamento piuttosto forte. Secondo il forzista, il ministro degli Affari Esteri si sarebbe comportato come (si dice) abbia fatto il capitano Francesco Schettino a bordo della Costa Concordia. E le parole usate da Mulè sono particolarmente forti.

Luigi DI Maio pronto alle dimissioni? meteoweek.com

Di Maio come Schettino secondo Mulè

Di Maio verso le dimissioni da capo politico? Mi ricorda un po’ Schettino, molla la nave mentre affonda. È il riconoscimento di un fallimento e di una sconfitta: scappa a pochi giorni dalle elezioni in Emilia e Calabria dove l’unica certezza è che i 5Stelle perderanno“. Dunque Mulè usa un paragone piuttosto forte e forzato per commentare la scelta del suo rivale politico.

Inoltre il portavoce di Forza Italia rincara la dose e si scaglia ancor più violentemente contro l’ex vice-premier. “Se Di Maio avesse voluto portare avanti le istanze dei pentastellati avrebbe dovuto mollare il governo e non proseguire con l’inciucio per rimanere attaccato alla poltrona. Ha ricoperto quattro cariche perdendo voti, deputati, senatori ed elezioni regionali: è il fallimento oggettivo di un’azione politica di un partito che pensava che con il virus dell’antipolitica avrebbe curato i mali del Paese e invece è finito vittima di se stesso“.

Impostazioni privacy