Tornano i furbetti del cartellino, misure cautelari in Calabria

Emesse 13 misure cautelari ai danni dei “furbetti del cartellino”. Altri 25 dipendenti dell’Asp sono indagati. Andavano a fare la spesa o a giocare alla macchinette dopo aver timbrato.

furbetti cartellino calabria

Si torna a parlare dei cosiddetti “furbetti del cartellino”. Il caso più recente è quello scoperto a Sanremo nelle scorse ore. Nel frattempo, però, altrove non si è voluto essere da meno, tanto che è stato portato alla luce un nuovo caso. Così in Calabria si è scoperto un gruppo di dipendenti dell’Asp, intenti a stare in giro piuttosto che svolgere il proprio lavoro.

Presso la sede di Taurianova, infatti, è stato trovato un gruppo di dipendenti che si assentavano costantemente dal posto di lavoro. Per il momento, in 13 hanno ricevuto una misura cautelare dal tribunale di Reggio Calabria. In ogni caso, altri 25 dipendenti sono finiti al centro dell’indagine e presto potrebbero dover rispondere di assenteismo. E a questo si aggiunge anche un’altra pratica, quella di rimandare il passaggio del cartellino in uscita per attribuirsi in maniera furba ma illegale diverse ore di straordinario.

Uno dei “furbetti” beccati in Calabria – meteoweek.com

Nuovi furbetti del cartellino in Calabria

I dipendenti dell’Asp di Taurianova che sono stati colti in flagrante effettuavano qualsiasi genere di attività durante l’orario di lavoro. Andavano al bar a giocare alle slot machine, andavano a fare la spesa o addirittura partecipavano a eventi sacri o funerari. Il tutto quando in realtà avrebbero dovuto recarsi presso il loro posto di lavoro. E c’era anche chi si recava in sede in tuta da ginnastica, timbrava l’ingresso per poi consegnare il proprio cartellino a un collega compiacente. Lo scopo è ovvio, ovvero quello di prolungare il periodo di tempo tra l’entrata e l’uscita per beccarsi eventuali ore di straordinario.

L’indagine è avvenuta attraverso una lunga serie di intercettazioni ambientali. Sono state effettuate lunghe sessioni di riprese video e servizi di osservazione, oltre a ore di pedinamento nei confronti dei “furbetti”. E non mancano neanche i casi, purtroppo mai passati di moda, di dipendenti che, grazie all’intervento di un medico compiacente, riuscivano a farsi mettere in malattia.

Impostazioni privacy