Virus cinese, il contagio (vero) è arrivato in Francia

Virus cinese: il governo francese conferma due casi. Eʼ stata la ministra della Salute Agnes Buzyn ad annunciare la notizia in tv: si tratta di una persona a Bordeaux e una a Parigi. E annuncia: “Ce ne saranno altri”.

Rientra l’allarme in Italia. Le due donne ricoverate a Bari e Parma con sospetto contagio dal virus cinese, in realtà avevano solo una normale influenza. Ma c’è poco da stare tranquilli perchè il contagio è arrivato nella vicina Francia. E questa volta si tratta di casi veri. E’ arrivata la conferma ufficiale dei primi due casi di contagio registrati in Europa dall’inizio dell’epidemia. Si tratta di un paziente ricoverato a Bordeaux e un altro a Parigi, entrambi risultati positivi al coronavirus. Il primo è un uomo di 48 anni di origine cinese che risiede nel dipartimento della Gironda ed era andato a Wuhan per ragioni di lavoro. “E’ stato in contatto con una decina di persone dal suo arrivo in Francia” – lancia l’allarrme la ministra della Salute francese Agnes Buzyn. Il paziente contagiato che si trova ricoverato all’ospedale parigino Bichat “ha fatto un viaggio in Cina, – ha detto Buzyn – ma non sappiamo se abbia soggiornato a Wuhan”. E aggiunge: E’ probabile che ci siano altri casi”. Il secondo caso riguarda un paziente ricoverato a Parigi, all’ospedale Bichat, si sa solo, per ora, che anche lui è rientrato dalla Cina.

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Allarme rientrato, invece, come abbiamo anticipato, in Italia. La paziente di Parma è in buone condizioni e non ha più febbre. Il caso, riferiscono i sanitari, è quindi solo sospetto. Non risultano altre persone che siano state in contatto con la donna – ha spiegato l’infettivologo Carlo Calzetti – e che abbiano al momento sintomi analoghi. I dati del caso sono stati inviati allo Spallanzani di Roma e al Sant’Orsola di Bologna. E parla anche il professor Angarano del Policlinico di Bari, dopo il sospetto di contagio per una donna proveniente da Wuhan, città epicentro del virus. È stato un falso allarme fino a un certo punto, perché è una persona che viene da una zona a rischio con una sintomatologia compatibile con quella del coronavirus. Quindi non è un falso allarme, è un allarme reale che è stato sciolto trovando un altro agente. In ogni caso dobbiamo avere tutte le conferme”.

Al momento sono circa 900 i casi confermati in tutto il mondo di persone infette con il coronavirus. Le autorità di Pechino hanno disposto la chiusura di alcune parti della Grande Muraglia e ordinato alle agenzie di viaggio di interrompere la vendita di tour interni e internazionali. L’ambasciata d’Italia a Pechino esclude per ora casi di contagio tra i connazionali. Ieri, l’Organizzazione mondiale della sanità ha detto che il virus non rappresenta un’emergenza sanitaria globale, nonostante l’attenzione resti ovviamente molto alta.

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