Coronavirus, nave bloccata in Giappone: ci sono 35 italiani

L’annuncio della Farnesina sul Coronavirus: ci sono trentacinque italiani sulla nave bloccata in Giappone in quarantena. Al momento, non ci sarebbero connazionali contagiati sulla Diamond Princess ferma da martedì nel porto di Yokohama. Sottoposti al test oltre duecento persone

La nave Diamond Princess in quarantena al largo di Yokohama

Confermata la presenza di trentacinque italiani sulla nave bloccata in Giappone in quarantena. Lo ha fatto sapere la Farnesina che, tuttavia, precisa: “Nessun contagio da coronavirus riscontrato a connazionali fermi sulla Diamond Princess nel porto di Yokohama”. L’allerta resta massima e la situazione sarebbe sotto controllo. L’Unità di Crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Tokyo, in stretto raccordo con le autorità locali, “seguono il caso con la massima attenzione” e sono in contatto con i “nostri connazionali per prestare ogni possibile assistenza”.

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, intercettato nelle ultime ore, ha dato un aggiornamento rapido sulla situazione. “Possiamo dire, in merito alle informazioni in nostro possesso, che la situazione è ovviamente gestita dal Giappone. Abbiamo il dovere – aggiunge – di restare vigili e di dare tutte le info necessarie ai familiari sulle condizioni dei connazionali fermi sulla nave. Ci auguriamo di fornire tutti gli aggiornamenti del caso in maniera tempestiva”.

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Venti persone positive al coronavirus sulla nave

Le autorità giapponesi hanno fornito ulteriori dettagli sulla nave e sui controlli. A bordo della Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena da martedì nel porto giapponese di Yokohama, 20 persone sono risultate positive al nuovo coronavirus. Il quadro complessivo parla di 45 persone contagiate in tutto il paese. Sulla nave, di proprietà della Carnival, viaggiano 3.711 persone, 2.666 passeggeri – circa la metà dei quali giapponesi – e 1.045 membri di equipaggio. In totale, finora sono state sottoposte al test per il nuovo coronavirus 273 persone e si sta valutando se sottoporne altre. Un aggiornamento è atteso nelle prossime ore.

Tra le dieci persone di cui era stato confermato il contagio ieri, emergono ulteriori dettagli. Ci sono due passeggeri australiani, tre giapponesi, tre di Hong Kong, un americano ed un membro dell’equipaggio filippino. Non ci sono italiani. “Queste 10 persone -si legge nelle informazioni fornite dalla compagnia – verranno fatte sbarcare dalla guardia costiera giapponese e verranno trasferiti in ospedali locali. La nave rimarrà in quarantena a Yokohama. Il periodo di quarantena sarà di almeno 14 giorni come richiesto dal ministero della Sanità”.

La quarantena di quattordici giorni, come detto, è stata decisa dopo che un passeggero 80 enne di Hong Kong, salito sulla nave il 20 gennaio, è risultato positivo al test del nuovo coronavirus. L’allarme è scattato da quel momento, con la necessità di sottoporre a controlli centinaia di persone. L’uomo – fanno sapere le autorità – “era sbarcato nell’ex colonia britannica il 25. Sei giorni dopo, il primo febbraio, si era recato in un ospedale di Hong Kong, dove era risultato positivo ai test“. La Diamond Princess era partita dal porto di Yokohama e, dopo soste a Hong Kong, Vietnam e Taiwan, aveva fatto rientro nella città di partenza due giorni fa.

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