Papa Francesco: “Santa Sede più forte su riforme e indagini”

Il Santo Padre è intervenuto all’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale vaticano. “Le riforme restano ancorate all’operato dell’uomo”, chiosa Papa Francesco.

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Torna a parlare Papa Francesco, ancora una volta su alcuni tra i temi più caldi sul fronte ecclesiastico. Il Santo Padre è intervenuto durante l’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale vaticano, a san Pietro. Il pontefice si è soffermato sulla necessità di attuare nuove riforme da parte della Santa Sede. In ogni caso, dalle parole di Jorge Bergoglio emerge soddisfazione per i progressi che sono stati fatti in questi ultimi tempi, proprio in sede legislativa e di applicazione delle norme.

Stando a sentire Papa Francesco, il sistema giudiziario è cambiato in maniera notevolmente positiva in Vaticano. Tanto che le ultime decisioni prese hanno portato soddisfazione negli ambienti della Chiesa, ma anche agli occhi dei fedeli. “La Santa Sede è fermamente intenzionata a proseguire nel cammino intrapreso, non solo sul piano delle riforme legislative. Queste hanno contribuito ad un sostanziale consolidamento del sistema. Proseguiremo anche avviando nuove forme di cooperazione giudiziaria sia a livello di organi inquirenti che di organi investigativi, nelle forme previste dalle norme e dalla prassi internazionale“.

Papa Francesco è fiducioso per il rispetto delle norme scritte e morali – meteoweek.com

Papa Francesco ha anche sottolineato l’ottimo lavoro svolto dai gendarmi del Vaticano, in qualità di fermi esecutori delle nuove norme in vigore. Con la sinergia che si è creata soprattutto sotto al suo pontificato, l’applicazione delle nuove riforme procede in maniera spedita. “In questo campo si è distinto anche il Corpo della Gendarmeria per la sua attività investigativa a supporto dell’Ufficio del Promotore di Giustizia. Occorre rilevare che le pur apprezzabili riforme introdotte nel tempo e che stanno dando concreti risultati, restano comunque ancorate e dipendenti dall’operato dell’uomo“.

Dunque Papa Francesco sottolinea che, nonostante il volere divino, è sempre e comunque l’uomo l’artefice delle proprie azioni. Bisogna essere persone rette e oneste per far funzionare il mondo, rispettando le norme scritte e quelle morali. Ecco come ha concluso il suo discorso papa Bergoglio in tal senso. “Al di là delle specificità dei materiali normativi di cui disponga, chi è chiamato alla funzione di giudicare, deve comunque operare secondo criteri umani, prima ancora che giuridici. La giustizia non scaturisce tanto dalla perfezione formale del sistema e delle regole, quanto dalla qualità e rettitudine delle persone, ‘in primis’ dei giudici“.

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