Omicidio Sacchi, nuovo arresto: in manette donna vicina alla ‘ndrangheta

Si aggiunge un arresto probabilmente legato all’omicidio di Luca Sacchi. In manette una donna vicina ad una famiglia calabrese: aveva con se la patente falsa di De Propris.

Gli investigatori non hanno mai abbassato la guardia per riuscire a delineare ogni dinamica che sia legata all’omicidio di Luca Sacchi. E oggi è arrivata la notizia di un arresto che non può non avere a che fare con il caso del personal trainer ucciso. chili e mezzo di droga in casa e documenti falsi tra cui uno intestato a Marcello De Propris, in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, zona Appio, Roma. E’ ciò che hanno trovato i poliziotti del commissariato Primavalle in casa di Franca Granata, arrestata per droga ed estorsione.

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La donna utilizzava l’auto medica trasporto sangue come mezzo per spacciare hashish. A denunciarla sono stati alcuni suoi colleghi che non volevano più lavorare con lei. Dalle indagini sono emersi  poi collegamenti con la criminalità calabrese, in particolare con la famiglia Pelle di San Luca. Secondo quanto si apprende, gli investigatori invieranno un’informativa in procura per quanto riguarda il rinvenimento del documento di Marcello De Propris. Si aggiunge dunque un altro tassello al giallo dell’omicidio di Luca Sacchi. Da verificare adesso eventuali collegamenti tra la donna, il quantitativo di droga che si trovava in casa sua, e l’eventuale “giro” d’affari dello stesso De Propris.

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Tutto è nato dalla denuncia per estorsione presentata al commissariato di Primavalle dall’ex datore di lavoro della donna che, dopo il suo licenziamento, avrebbe iniziato a minacciarlo, anche di morte, se non gli avesse dato 500 euro settimanali. “Ti faccio bruciare tutte le ambulanze” sarebbero state le minacce continue fatte all’uomo che per paura si sarebbe deciso a dire tutto alla Polizia. E’ a quel punto che gli investigatori di Primavalle hanno avviato una serrata attività di indagine, accertando che la donna aveva contatti con la malavita calabrese. I poliziotti l’hanno fermata, in flagranza di reato, mentre intascava il denaro richiesto dal suo ex datore di lavoro. Visti i legami con la criminalità e i precedenti per traffico di sostanze stupefacenti, gli agenti del commissariato di Primavalle, diretti da Tiziana Lorenzo, con l’ausilio delle unità cinofile e dal cane Wumm, hanno perquisito l’abitazione della donna trovando in una cabina armadio una borsa con 8,4 chili di marijuana pronti a essere posti sulle piazze di spaccio.

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