Due vittime, 79 persone contagiate, migliaia di controlli, 50mila persone in monitoraggio

Si estende l’emergenza coronavirus nel nostro paese con dati che preoccupano per la grande aggressività del virus mentre si cerca di correre ai ripari con profilassi e informazione.

Coronavirus
Coronavirus (GettyImages)

Le prime due vittime

La seconda giornata di contagio in Italia si conclude con un bilancio drammatico, sicuramente peggiore di quanto si potesse immaginare anche solo poche ore prima. Due le vittime: Adriano Trevisan, il muratore di 78 anni deceduto a Padova e una donna di 77 anni che non sapeva di essere malata e che è morta da sola, in casa, senza alcuna assistenza. Solo un tampone faringeo eseguito post mortem l’ha inquadrata come il secondo decesso italiano da coronavirus.

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Settantanove i contagi

In 48 ore i contagi ufficializzati sono 79. I due principali focolari sono in Lombardia, cinquantaquattro casi quasi tutti concentrati all’ospedale Sacco di Milano per quei pazienti che erano nella condizione di essere trasportati, e in Veneto, altre diciassette persone positive al COVID 19, tutte intorno alla zona di Vo’ Euganeo dove si è riscontrato il primo decesso. Due casi in Emilia Romagna e uno in Piemonte, un podista che aveva corso una gara insieme al “Paziente Uno”, il 38enne ancora ricoverato a Codogno che è stato di fatto il primo caso di contagio tutto italiano.

Due contagiati a Milano

Due i contagiati nel milanese, che preoccupano particolarmente perché esposti su un’area metropolitana, e dunque a forte rischio epidemiologico: si tratta di un uomo di 78 anni di Sesto San Giovanni che era ricoverato già da alcuni giorni al San Raffaele per complicazioni polmonari e respiratorie. Il secondo milanese vive a Mediglia, nella zona sud orientale della provincia: anche lui era già ricoverato a Melegnano ed è stato trasportato non al Sacco, come si era detto in un primo momento, ma al Polinfettivo del San Matteo di Pavia, ospedale d’ecccellenza che era già stato allertato per raccogliere i casi più gravi dal lodigiano e dal cremasco.

I piccoli comuni si difendono

Il sindaco di Mediglia, Paolo Bianchi, ha detto che la situazione in città è sotto controllo ma che non si trascurerà nulla: “Le autorità sanitarie stanno ricostruendo i movimenti di questo paziente in modo rigoroso. Noi come municipalità prima ancora che si verificasse questa emergenza, abbiamo chiuso gli eventi e le manifestazioni pubbliche. Domani sarò in Regione per dare la mia disponibilità a qualsiasi profilassi necessaria”.

Controlli a tappeto

In tutto nella giornata di ieri sono stati eseguiti migliaia e migliaia di tamponi per verificare la positività al coronavirus. Le persone sottoposte a controlli in queste prime due giornate di emergenza sono state almeno 10mila, su un bacino complessivo di circa 60mila abitanti. Il tentativo è quello di arginare i focolai… e di spegnerli: “Se necessario bisogna combattere casa per casadice il dottor Giuseppe Rezza del Servizio Sanitario Nazionaleprima ancora di qualsiasi vaccino che speriamo possa arrivare quanto prima, occorre limitare i danni e ridurre il contagio. Forse l’isolamento di bambini e studenti potrebbe non essere una conseguenza immediata ma potrebbe essere utile”.

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Giovanni Rezza, capo infettivologo dell’Istituto Superiore della Sanità – meteoweek

Molte Università chiuse da domani

Il Veneto ha già comunicato che le facoltà universitarie della regione, circa 110mila studenti in tutto, resteranno chiuse a tempo indeterminato. Il Politecnico di Milano ieri ha avvisato via mail tutti i propri iscritti che sono sospese lezioni ed esami. Ma anche in Lombardia potrebbe scattare il blocco globale per tutta la popolazione degli atenei, oltre 220mila persone.

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