MeteoCartoon | What a Mess Slump e Arale

Torna l’appuntamento settimanale con la nuova rubrica MeteoCartoon, che questa settimana si occupa di un personaggio tanto particolare quanto indimenticabile, l’inarrestabile Arale.

Grazie alle sue caratteristiche fuori dal comune e soprattutto grazie alla mente eletta a cui deve la sua creazione, la piccola Arale è sicuramente una delle figure più simpatiche e ricordate del mondo degli anime.

MeteoCartoon – Chi è Arale, la super bambina dai capelli viola

Nata negli anni Ottanta con il manga scritto e disegnato da Akira Toriyama, Arale è una delle invenzioni più straordinarie del Dr. Slump, al secolo Senbee Norimaki, bizzarro scienziato ventottenne che vive nel Villaggio Pinguino, dove si trovano creature di ogni tipo, e ha una sorta di ossessione per il gentil sesso.

La piccola bambina robot dai capelli viola (o castano scuro a seconda delle versioni), che a tratti ricorda la Super Vicky dell’omonima sitcom, possiede una forza fisica e una velocità sovrumane, ma anche alcuni difetti genetici come la miopia, che la fanno somigliare incredibilmente a un essere umano vero e proprio. Iperattiva, allegra e curiosa, la protagonista del manga, insieme al suo papà, sono diventati la fonte di ispirazione per ben due serie anime, giunte da noi tra il 1983 (la prima) e il 2001 (la seconda).

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MeteoCartoon – Arale e le due serie tv anime

Il dr. Slump e Arale (in originale Dr. Slump Arale-chan, in inglese What a Mess Slump e Arale) si compone di 243 episodi – andati in onda in Italia su due reti distinte e con intervalli di tempi piuttosto ampi: furono inizialmente doppiati infatti, solo gli episodi dall’1 al 51, trasmessi da Rete 4; i restanti giunsero su Italia 1 addirittura negli anni 2000.
What a Mess Slump e Arale (Doctor Slump) è invece molto più breve (74 episodi in tutto), realizzato tredici anni dopo la conclusione dei manga, ed è un remake della precedente serie.

Come in altre occasioni, anche in questo caso furono attuate delle modifiche nel passaggio dal paese d’origine al nostro, in particolar modo per quanto riguarda gli accenni all’erotismo presente nei dialoghi, rigorosamente censurati, e qualche semplificazione culturale per una comprensione/fruizione più agevolata.
Nella serie ricorrono infatti doppi sensi ed elementi satirici sulla cultura giapponese e su quella americana – si veda per esempio il buffissimo Suppaman, evidente presa in giro del supereroe DC Comics, Superman. Ed è celeberrima la cacchina con tanto di faccina sorridente stampata sopra.

MeteoCartoon – Arale come fonte di ispirazione ed elemento di curiosità

Si consideri poi che le esilaranti vicende dei protagonisti hanno dato origine a ben dieci pellicole cinematografiche (tutte doppiate in italiano e distribuite in VHS), un cortometraggio sulla scia dello spin-off Dr. Mashiro & Abare-chan, vari videogame, un radio gramma, due spot pubblicitari per la Suzuki e sei speciali televisivi, ispirati per la maggior parte alla prima serie anime. Inoltre Arale appare diverse volte anche nell’universo di Dragon Ball (anch’esso nato dal geno di Toriyama), sia nei manga che nelle serie anime.

Tra le curiosità che riguardano il celebre personaggio c’è anche quella secondo cui inizialmente la bambina androide doveva essere una semplice comparsa del primo capitolo del manga, se non che poi riuscì a guadagnarsi il suo spazio e la sua autonomia, divenendo la vera e propria star del progetto.

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Beniamina di grandi e piccini (almeno all’epoca della sua prima apparizione), Arale deve il suo nome a un gioco di parole sul termine arare, una specie di cracker fatto di riso glutinoso.
E ora non resta che ascoltare la sigla cantata da Cristina D’Avena e Giorgio Vanni.

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