Coronavirus, calciatore del Novara elogia Mussolini: bufera su Andrea Sbraga

Il calciatore Andrea Sbraga ha riportato sul suo profilo Instagram un discorso di Mussolini  un discorso del ’27 del duce collegando il tutto alla situazione coronavirus. 

Andrea Sbraga: “Mussolini grande statista”. Scoppia la bufera

Una situazione che sta facendo discutere non solo l’opinione pubblica ma anche la politica. Proprio mentre a Novara scoppiano tre ipotetici casi di contagio da coronavirus, il calciatore della squadra della città, Andrea Sbraga, fa scoppiare una polemica. A far discutere è una sua storia postata su Instagram (poi rimossa) in cui il calciatore ha incensato Benito Mussolini, definendolo un «grande statista lungimirante». A fare eco a questa uscita del calciatore ci ha pensato il presidente della società sportiva Novara Calcio. Marcello Cianci, è intervenuto sulla vicenda e ha annunciato un immediato incontro con la squadra per spiegare il corretto utilizzo dei social e che non è il caso di fare ironia su una situazione delicata come questa che sta vivendo il paese. Inoltre ha fatto sapere che nell’incontro racconterà ai ragazzi cosa ha rappresentato il fascismo in Italia.

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Secondo il calciatore “i cinesi sono un pericolo”

Uscita fuori luogo ma subito corretta ma che lascerà il segno. Il calciatore riferendosi al coronavirus ha citato una frase attribuita a Mussolini: «Nei prossimi decenni i cinesi invaderanno il mondo con prodotti a basso costo e le epidemie che coltivano al loro interno». Lasciando intendere che il popolo italiano nei prossimi decenni dovrà guardare dall’espansionismo cinese. La risposta non è tardata ad arrivare. il consigliere Sara Paladini (Pd) di Novara, ha presentato in Comune un’interrogazione in cui chiedeva lumi sul caso Andrea Sbraga. La situazione sembra essere delicata e i provvedimenti ai danni del calciatore sembrerebbero dietro l’angolo. Drastica la presa di posizione da parte del presidente. “Il gesto è fatto con ingenuità. Ricorderemo che bisogna rispettare tutti e che – ha concluso Cianci – il citato statista (Mussolini) non è un esempio di rispetto verso chi è diverso.

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