La Grecia blocca l’ingresso di 10mila profughi nelle ultime ore

Sono diecimila i profughi respinti dalla Grecia nelle ultime 24 ore. Arrivano dalla Turchia, e sono la “risposta” di Erdogan agli attacchi delle forze armate siriane e russe degli scorsi giorni.

Diecimila profughi, in 24 ore: sono stati bloccati dalle forze di sicurezza greche mentre stavano entrando, provenienti dalla TurchiaDuemila soltanto stamattina. Sono forse l’avanguardia della grande massa di migranti che provano, e proveranno ad entrare in Grecia dal confine turco dopo l’apertura delle frontiere da parte di Ankara. Le cifre sono riferite da una fonte del governo: “Dalle 6 di sabato mattina alle 6 di stamane, sono stati impediti 9.972 ingressi di irregolari nella zona di Evros”, spiega una nota, riferendosi alla regione nel nordest lungo il confine turco.

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Ma la situazione è destinata a peggiorare: i profughi che premono sul confine greco sono lo strumento con cui il capo di stato turco Erdogan vuole ricattare l’Europa. Ha bisogno di alleati, nel momento in cui si trova impantanato con le sue truppe ad Idlib, in Siria. Ma nessuno pare intenzionato a sostenerlo nella sua lotta contro la Siria e quindi la Russia, che dei siriani è forte alleata. E allora il tentativo di ricatto: se non mi sostenete, vi riprendete i profughi. Questo, in sintesi, il meccanismo in atto. Ovviamente le prime vittime sono proprio i profughi, che ora si trovano stritolati tra la speranza di un futuro in Europa e la realtà di manganelli, gas e granate stordenti con cui i greci stanno cercando di respingere l’ingresso.

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