L’epidemia di Coronavirus fa ancora altri danni: l’Italia non parteciperà al mondiale di scacchi a squadre, nella categoria “seniores”, e a Tokio si discute se rinviare i Giochi Olimpici alla fine del 2020 
Il campionato mondiale di scacchi, in programma a Praga dal 5 al 20 marzo 2020, non vedrà la partecipazione dell’Italia. Ieri la Repubblica Ceca ha annunciato la chiusura di tutti i voli provenienti dal Nord Italia a causa dei dati allarmanti relativi al Coronavirus.
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La Federazione scacchistica italiana fuori dal mondiale
La Federazione scacchistica italiana si è quindi vista costretta a comunicare a tutti i giocatori che a causa del Corona virus l’Italia non parteciperà al mondiale di scacchi. La squadra over cinquanta, tra le favorite per la vittoria, sarebbe stata composta dai maestri Bellia, Sarno, Godena, David e Garcia Palermo, che appena giunto in Italia dall’Argentina è immediatamente ripartito per il Sudamerica.
La diffusione del contagio in Italia sta aumentando rapidamente e a oggi siamo al quarto posto nel mondo per numero di contagiati. Per precauzione, quindi, Praga ha comunicato che la partenza della delegazione italiana è stata cancellata e che i nostri atleti non potranno prendere parte al mondiale di scacchi.
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Un momento difficile per lo sport
E’ un momento duro per lo sport. Il Coronavirus sta mettendo in discussione anche i Giochi Olimpici previsti a Tokio la prossima estate. Al momento, però, non ci sono decisioni definitive da parte del comitato olimpico e dal governo giapponese.
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L’emergenza Coronavirus sta dilagando troppo e sempre di più emerge il pericolo di gestire il flusso di persone che si sposterebbe verso il Giappone ma anche verso le diverse città che dovrebbero ospitare gli Europei di calcio.
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L’UEFA ha aperto un tavolo per discutere dell’emergenza Coronavirus ma per adesso non ha preso alcuna decisione definitiva. I rischi sono di certo molto alti e si vanno ad aggiungere alle sfide ambiziose dell’edizione del 2020. Il calendario degli eventi organizzati è davvero complesso, ma il rinvio della manifestazione calcistica al prossimo anno potrebbe comportare dei rischi economici enormi.
