Coronavirus, Lombardia: “E’ necessario rallentare la vita sociale”

“Una rarefazione della vita sociale”: così l’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera descrive quello che serve ora. “Rallentare la nostra vita”. Ma il messaggio pare non essere passato. Intanto in Lombardia i contagiato salgono a 3420, 154 i decessi. 

“E’ necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma quel messaggio non è passato. Quindi chiediamo delle misure per far capire a tutta la popolazione che c’è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus”: sono le parole con cui l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera – nel corso di una diretta Facebook – ha commentato la presenza di tante, troppe persone nelle stazioni sciistiche e nei centri commerciali. “Abbiamo fatto delle misure, abbiamo chiesto e ottenuto delle misure come chiudere le scuole e frequentare bar in maniera assennata, vedere ciò che è successo oggi bar e impianti sciistici sembra che tutto questo non sia stato compreso” ha aggiunto Gallera, che poi ha spiegato come queste misure siano state condivise con i sindaci “che vedono con mano la sofferenza dei nostri ospedali e abbiamo trovato in loro una grandissima solidarietà rispetto alle nostre preoccupazioni, all’evidenza della grande complessità di questo fenomeno“.

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L’assessore al Welfare ha poi riportato l’attenzione sui dati e sui numeri, attualizzando le notizie: “Il dato totale dei casi positivi
in Lombardia è di 3420, con forte crescita rispetto a ieri
dovuta al fatto che vi erano oltre 300 tamponi che ieri non
erano stati caricati e che sono arrivati dal laboratorio di
Brescia, arrivati dopo l’aggiornamento”. Gallera ha poi aggiunto che i decessi sono in tutto 154.
“Crescono e continuano a crescere le persone dimesse, i guariti
sono 524, più 75, un dato che sottolineiamo” ha aggiunto l’assessore, facendo riferimento anche all’ “incremento di più di 800 casi positivi” in un giorno, spiegando che “il trend continua a crescere e cresce il numero di ricoverati in terapia intensiva: 359, con 50 persone in più”. Gallera ha poi aggiunto che  “è sempre di più una lotta complicata che vede il sistema sanitario lombardo
dimostrare una straordinaria capacità di resistere”. 

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Ma ci sono le buone notizie: i dati del contagio da Coronavirus nel Lodigiano continuano, ma “sono sempre più contenuti” ha annunciato sempre l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, sottolineando che è un “segno che le misure nella zona rossa danno alcuni risultati”.
Sono 811 i contagi nel Lodigiano. 761 in provincia di Bergamo, 413 a Brescia, 361 nel Milanese (di cui 158 in città), 221 a Pavia, 562 a Cremona, 71 a Monza, 27 a Varese, 23 a Como, 35 a Lecco, 27 a Varese e sei a Sondrio.

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