Coronavirus i morti oggi sono 651: “Non possiamo abbassare la guardia”

Una leggera flessione delle vittime e nel numero di contagi. Ma la vera svolta inizierà da domani con l’apertura di molti ospedali da campo.

I dati

Dopo i dati disastrosi di ieri le vittime sono diminuite: si parla di 651 decessi (ieri erano stati 793). Il totale delle vttime è di 5.492.

Sono complessivamente 46.638 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.957: ieri l’incremento era stato di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – dice il commissario della protezione civile Angelo Borrelli – ha raggiunto i 59.138.

“I numeri di oggi sono minori rispetto a quelli di ieri, mi auguro che questi numeri possano essere confermati. Non bisogna abbassare la guardia, tenere le misure adottate e rispettare le indicazioni anche del provvedimento del governo” ha aggunto il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli.

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Un’ambulanza accoglie una vittima all’opedale Columbus di Roma (Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

L’ospedale in FieraMilano

Nel frattempo, mentre domani numerosi gli ospedali da campo tra i quali quelli di Crema e Piacenza inizieranno il loro lavoro, si registrano considerevoli progressi per i padiglione della Fiera di Milano. Il consulente del progetto Guido Bertolaso ha visitato ieri i padiglioni: il cantiere procede velocemente. Le apparecchiature stanno arrivando e si pensa che il polo possa essere inaugurato già alla fine della prossima settimana, con l’arrivo dei medici di cui ora il presidio ha bisogno.

Il tributo dei medici

È drammatico il numero di medici e infermieri che sta perdendo la vita: sono decine: oggi un altro medico è morto a Bergamo, Vincenzo Leone, medico di famiglia e dirigente del sindacato Snami, di Bergamo: il collega Antonio Buonomo, medico legale di Napoli, è stato dichiarato deceduto nel pomeriggio. Il bilancio di decessi certificati da parte di medici in attività a causa dell’epidemia da coronavirus sarebbero diciassette. Ma è un bilancio molto provvisorio e probabilmente lontano dalla realtà.

Il ministro Speranza: “Chiudiamo tutto per salvaguardare”

Chiarissimo il ministro della Salute Roberto Speranza: “Chi da domani sarà a casa perché le attività sono state sospese non è in vacanza. Gli spostamenti tra un comune e l’altro restano vietati. Chi da domani non andrà più al lavoro è essenziale che resti a casa e aiuti così tutti quelli che devono continuare a lavorare”.

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Di Maio “Emergenza mascherine”

Ha parlato anche il ministro degli esteri Di Maio: “Registriamo l’amicizia e il sostegno di popoli ai quali eravamo stati vicini quando erano stati loro ad avere bisogno. Oggi l’Italia ha bisogno di 100 milioni da mascherine e abbiamo chiesto aiuto alle ambasciate, già da ieri sera ne stanno arrivando a milioni da ogni parte del mondo”. Di Maio era all’aeroporto militare di Pratica di Mare in attesa di aerei provenienti dalla Russia con a bordo medici, mascherine e ventilatori per la respirazione assistita.

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