Coronavirus, Spagna: 10mila casi in un solo giorno, presto supererà l’Italia

In Spagna i casi di contagio continuano a crescere in modo vertiginoso. 

coronavirus Spagna 10mila casi in un giorno
(Photo by Carlos Alvarez/Getty Images)

In Spagna, l’epidemia di coronavirus continua a dilagare ad un ritmo sempre più preoccupante. Le ultime cifre pubblicate relative ai contagi da Covid-19, delineano infatti uno scenario tragico. In una sola giornata infatti, le persone positive al virus sono cresciute di quasi 10mila unità. Un dato oggettivamente impressionante e drammatico.

I casi complessivi nel paese hanno adesso raggiunto il numero di 94.197. Nelle ultime 24 ore sono state inoltre registrate 849 morti causati dal coronavirus. Il bilancio totale di decessi in Spagna, è adesso di 8.189 persone. Numeri che testimoniano una crescita sempre più rapida dei contagi. Continuando così, la nazione in pochissimo tempo potrebbe ritrovarsi ad avere un bilancio peggiore di quello del nostro paese. In Italia infatti, dove si sta anche lì vivendo una crisi senza precedenti, sono stati attualmente superati i 100mila casi di contagio. Le vittime registrate nella giornata di ieri 30 marzo, sono invece 11.591. 

Coronavirus, Spagna: l’analisi dell’economista Nuno Fernandes

Resta il fatto che 10mila casi in un solo giorno sono un dato oggettivamente drammatico, che mettono la Spagna in una situazione di crisi sempre più grave. E che oltretutto, genererà delle conseguenze economiche che secondo Nuno Fernandes, economista della Iese Business School di Barcellona, potrebbero portare alla perdita di oltre due milioni di posti di lavoro.

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(Photo by Carlos Alvarez/Getty Images)

Fernandes infatti, in un’intervista rilasciata al Sole24ore, ha spiegato che a meno che il governo spagnolo non intervenga in modo deciso per sostenere le famiglie e le imprese in questo difficile momento, la perdita da lui stimata dei posti di lavoro diventerà inevitabile. Anche perché, l’economista spagnolo sostiene che “questa è una crisi diversa da tutte quelle che abbiamo conosciuto, anche le stime basate sull’esperienza della Sars ci aiutano poco.” Fernandes spiega poi al quotidiano italiano che al momento l’unica certezza, riguarda il fatto che una recessione globale è ormai inevitabile. E ad essere più colpiti saranno paesi come la Spagna, il Portogallo o la Grecia, in quanto “le loro economie dipendono in larga parte dalle esportazioni e dal turismo”.

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Oltretutto secondo l’economista spagnolo, se il blocco delle attività economiche causato dall’epidemia di coronavirus dovesse dura anche solo fino a fine aprile, i danni sarebbero comunque molto gravi. A suo parere infatti “il Pil spagnolo perderebbe nel 2020 circa 3,9 punti di Pil e il Paese entrerebbe in recessione, ma ogni mese in più di interruzione costerebbe quasi due punti di Pil”.

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