Coronavirus, Orlando: la sanità deve tornare nelle mani dello stato

Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, intervistato dalla Stampa, ha spiegato che dopo che questa emergenza sarà superata, bisognerà riflettere sul fatto che occorre una rifondazione del sistema sanitario. 

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Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, ha rilasciato un’intervista al giornale La Stampa, per parlare dell’emergenza coronavirus che ha portato il nostro paese e il mondo intero a vivere una crisi senza senza precedenti. Orlando ha spiegato che nel momento in cui si riuscirà a superare questa emergenza, si dovrà avviare un tavolo di discussione politico per discutere sul fatto di rimettere nelle mani dello stato alcuni settori strategici, come ad esempio quello della Sanità. Per il vicesegretario del Pd infatti, questa è una delle principali lezioni che dobbiamo trarre da questa crisi.

Naturalmente, Orlando afferma che occorrerà fare “un discorso di sistema da fare con calma dopo”. L’esponente del Pd si è poi soffermato su come, questa situazione drammatica che stiamo vivendo, ci debba ricordare quanto sia importante e fondamentale il sistema sanitario nazionale. Un sistema che al momento però a suo giudizio, si presenta estremamente frammentato e diseguale, e lo dimostra il fatto che, a suo parere, “a seconda della qualità del sistema regionale che trovi, rischi di avere una speranza di vita differenziata”

Coronavirus: il premier Conte ha firmato ieri il nuovo decreto. Misure prorogate fino al 13 Aprile

Intanto nella serata di ieri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto. In questo, vengono confermate le misure restrittive già esistenti, che saranno prorogate fino alla data del 13 Aprile. Il decreto entrerà in vigore il 4 Aprile. Tutti i divieti applicati sino ad adesso, restano dunque attivi. L’unica vera novità contenuta nel decreto riguarda il divieto, per sportivi professionisti e dilettanti, di allenarsi. Conte ha dato poi delle indicazioni per quanto riguarda l’ora d’aria per i bambini e lo svolgimento di attività motoria all’aria aperta.

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Su questo il Presidente del Consiglio ha precisato che: “non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive”. Questo significa dunque, che a differenza delle notizie che sono filtrate in questi giorni, non ci sarà nessuna concessione per permettere ai bambini di uscire all’aperto per un’ora. 

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Rimane proibito passeggiare, ma è permesso camminare vicini alle proprie case. Così come recarsi a fare la spesa o in farmacia.

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