Scholz: “Gli Stati membri dell’Ue devono avere aiuti al più presto”

Il ministro tedesco spinge affinchè la Commissione dia una mano ai Paesi più colpiti dal Coronavirus. “Non abbiamo bisogno di una nuova troika”, ha detto Scholz.

olaf scholz

Continua la “trattativa” tra gli Stati membri dell’Unione Europea per l’emergenza economica legata al Coronavirus. E allora ecco che le nazioni iniziano a muoversi per cercare di trovare un punto d’incontro comune. Questo è almeno quanto è stato dichiarato dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz. Intervistato dai quotidiani del gruppo Funke, Scholz ha fatto capire che è necessario che i Paesi membri dell’Unione possano ottenere al più presto i fondi necessari. Quella relativa al Coronavirus è una battaglia che combattuta con i migliori mezzi a disposizione.

Così Scholz invoca l’intervento in maniera concreta e soprattutto corretta da parte dell’Unione Europea. Anche perchè la situazione del Coronavirus nel Vecchio Continente sembra vivere il suo momento di picco sul fronte dei contagi e delle vittime. “Gli stati della zona euro che hanno bisogno di sostegno dal fondo di salvataggio del blocco per poter affrontare l’impatto economico dell’epidemia di coronavirus dovrebbero essere in grado di usufruirne rapidamente, senza essere soggetti a lunghe visite e proposte di politica economica da parte di funzionari”.

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Secondo Scholz, il Meccanismo europeo di stabilità consente di affrontare il periodo di emergenza Coronavirus. Ci sono 400 miliardi di euro in questo fondo di salvantaggio e bisogna attingerne a piene mani. “Abbiamo la possibilità di dire di poter fare qualcosa preventivamente. Dal mio punto di vista è particolarmente importante garantire che se un paese afferma di voler utilizzare questi finanziamenti, non dovrebbe esserci allora una squadra di commissari incaricati di visitare il paese e spendere diverse settimane discutendo come modificare le loro politiche economiche nei prossimi anni”.

Il sostegno, come ribadisce Scholz, deve riuscire a fluire al più presto. Ci sono delle norme da osservare per far sì che questi aiuti arrivino al più presto a destinazione. Ecco dunque che il ministro tedesco spinge per trovare una soluzione immediata e soprattutto positiva per gli Stati europei. “Non abbiamo bisogno di una troika, che viene e per prima cosa fa proposte per il futuro. L’Italia desidera una forte risposta europea alla pandemia e ha ragione, bisogna darla. Non possono esserci assurde condizionalità come è successo in passato”.

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