Coronavirus, von der Leyen: “immettere denaro con bilancio europeo”

In un’intervista a die Zeit, un settimanale tedesco, il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha dichiarato che la risposta al Coronavirus è immettere denaro attraverso lo strumento del bilancio europeo.

Coronavirus, von der Leyen- immettere denaro con bilancio europeo (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, von der Leyen- immettere denaro con bilancio europeo (Getty) – meteoweek.com

Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è stata intervistata dal settimanale tedesco die Zeit sui coronabond e sulle motivazioni che spingono la comunità europea a contrastare il meccanismo solidale di distribuzione del debito dei diversi Paesi dell’eurozona.

La risposta al Coronavirus è nel mettere a disposizione grosse somme di denaro e questo funziona al meglio attraverso l’uso pieno dello strumento che abbiamo: un nuovo forte bilancio europeo. Viene sostenuto da tutti, è trasparente, le regole sono chiare. E il suo mandato è far crescere tutti i paesi dell’Ue insieme. Attraverso il bilancio di 7 anni possiamo fare leva per la somma di cui abbiamo bisogno per reagire al Corona“, ha dichiarato il presidente von der Leyen.

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Ursula von der Leyen ha anche parlato della necessaria solidarietà europea da mettere in campo per aiutare i Paesi gravemente colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia di Coronavirus, tra i quali c’è anche l’Italia.

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L’utilizzo della forza del bilancio europeo, prospettato dal presidente von der Leyen, arriva dopo il Twitt del Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, che aveva scritto: “di fronte alla crisi più grave dopo la guerra, per i Paesi europei è il momento di fare un altro passo avanti nella risposta comune. Responsabilità e ambizione“.

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Il Commissario Gentiloni ha poi concluso: “da questa crisi o si esce tutti insieme o non si esce. Ci aspettiamo un Eurogruppo decisivo e auspichiamo un’intesa. Si parla di emissione di bond, anche se nessuno ancora parla di condividere il debito”.

Le proposte sul tavolo dell’Eurogruppo sono sostanzialmente tre: i Paesi favorevoli agli eurobond, che riguarderebbero solo gli aiuti alla spesa pubblica necessaria per fronteggiare i danni dell’epidemia, tra i quali ci sono l’Italia, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda e la Francia, che tenta di far cambiare idea alla Germania, che lentamente si sta aprendo verso lo strumento del debito pubblico, anche se preferirebbe rimandare a settembre la decisione definitiva; e poi c’è il fronte dei Paesi nordici che è assolutamente contro la mutualizzazione del debito.

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