Coronavirus e ricerca: la Cina condivide i progressi

La Cina comunica e condivide i nuovi progressi nella ricerca di farmaci e terapie per combattere il Coronavirus, è fondamentale in questo momento la sua esperienza.

(Photo Getty Images)

Sono arrivati aiuti, mascherine, farmaci e medici dalla Cina in Italia. La Nazione asiatica  non ferma la sua ricerca per ottimizzare cure e arrivare al vaccino. In queste ultime ore arrivano i risultati ottenuti dall’esperienza clinica.

Leggi anche: Emergenza Coronavirus, il piano europeo verso un “nuovo Mes”

Leggi anche: Coronavirus, ok di Aifa a studio sull’anticoagulante eparina

Il vicedirettore del China National Center for Biotechnology Development del ministero della Scienza e della Tecnologia, Sun Yanrong, ha tenuto una conferenza stampa, dove ha illustrato come i maggiori risultati e progressi nella lotta al Covid-19 si sono avuti attraverso il trattamento con cellule staminali, impiegato su più di 200 casi a Whuan, la città focolaio della pandemia. Fino a ora le sperimentazione ha dato ottimi risultati e dimostrato di essere in grado di guarire i pazienti gravi inibendo le infiammazioni polmonari e migliorando le funzioni respiratorie durante il periodo di convalescenza. Non solo: la Cina ha migliorato e aggiunto nuovi risultati nella terapia del plasma.

A tal proposito, Sun Yanrong, ha specificato:”La Cina ha anche fatto progressi nella terapia con plasma convalescente. Finora, oltre 700 pazienti hanno ricevuto tale trattamento con buoni effetti. La durata media della permanenza in terapia intensiva dei pazienti in terapia con plasma convalescente era significativamente più breve di quella nel gruppo di controllo”. Ecco questo è un grande passo avanti: la Via della Seta sta diventando quella della sperimentazione in campo medico?

Fino a ora, l’epidemia ha portato la Nazione asiatica a lanciare ben 27 progetti per la ricerca di farmaci, terapie e tecnologie correlate. C’è una squadra di oltre 3.200 ricercatori reclutati in ben 152 ospedali, università e istituzioni del Paese. Soprattutto il supporto prezioso, affinché si possa venire a capo di questa situazione è riposto nei medici, che durante i giorni critici sono stati in prima linea contro il Covid-19 a Whuan. Prima dell’epidemia la Cina stava rivedendo e mettendo mano al sistema sanitario, proprio per mettere in sicurezza attraverso un piano ad hoc la salute dei cittadini. Già quattro anni fa il governo Xi Jinping aveva prospettato un piano denominato “Healty China 2030.

 

Impostazioni privacy