Coronavirus: i trapianti all’ospedale Niguarda non si fermano

Nel mezzo dell’emergenza Coronavirus e in giorni di ospedali intasati, all’ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano non si fermano i trapianti.

Coronavirus- i trapianti all'ospedale Niguarda non si fermano (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus- i trapianti all’ospedale Niguarda non si fermano (Getty) – meteoweek.com

Il Coronavirus non ferma le operazioni all’ospedale Niguarda di Milano. Infatti è da poco stato terminato con successo un trapianto ad un uomo di 51 anni, trasferito da un altro ospedale in gravissime condizioni al Cardiocenter del nosocomio milanese. In una nota diffusa dalla struttura sanitaria si legge: “il cuore del donatore proveniva dal Piemonte. Il paziente era in imminente pericolo di vita e il trapianto è avvenuto con circolo sostenuto da supporto meccanico“.

Il direttore di Cardiochirurgia, Claudio Russo, ha inoltre spiegato: “si è trattato di un caso complesso e abbiamo dovuto lottare per oltre quindici giorni insieme a lui, in rianimazione. Ovviamente, l’emergenza ha rallentato la nostra attività, ma continuiamo a essere operativi per le emergenze e i casi complessi“. Il caso dell’uomo di 51 anni operato oggi è stato di sicuro reso più complicato dall’emergenza Coronavirus e probabilmente non permetterà al Niguarda di mantenere la media di interventi dell’unità cardiovascolare del Cardiocenter, ma l’attività chirurgica resta sempre attiva per le emergenze. Gli interventi al cuore che si effettuano all’ospedale Niguarda di Milano sono circa 850 all’anno. I trapianti di cuore sono stati 34 nel 2019 e fanno del Niguarda il primo centro italiano dedicato a tali operazioni.

Da settimane ormai l’ospedale Niguarda è anche uno dei centri più impegnati nell’emergenza Coronavirus. Il direttore del reparto Malattie Infettive, Massimo Puoti, pochi giorni fa raccontato dei medici e degli operatori sanitari in prima linea, che ogni giorno scendono in campo bardati di mascherine e guanti, e di come viene vissuta l’epidemia all’interno dell’ospedale. I medici del reparto dedicato al Coronavirus sono undici, ma decine di altri specialisti di reparti diversi del Niguarda stanno dando una mano per tentare di curare le centinaia di pazienti affetti dal virus, alcuni dei quali si trovano in condizioni difficili o addirittura disperate. “I nostri medici ogni mattina si devono alzare e inventare qualcosa per dare il meglio”, ha raccontato il professor Puoti. E il trapianto avvenuto con successo oggi dimostra l’impegno, la dedizione e la serietà di tutto il personale sanitario dell’ospedale Niguarda, centro di assoluta eccellenza nel panorama italiano.

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