Si celebra oggi l’85esimo anniversario del film cult La Moglie di Frankenstein, horror gotico del 1935 diretto da James Whale che negli anni è stato citato numerose volte e preso come modello di riferimento per il genere (anche più del precedente Frankenstein).
Il film cult La Moglie di Frankenstein compie 85 anni. Era il 1935 quando arrivava nelle sale di tutto il mondo l’horror gotico diretto da James Whale (che si era occupato anche della regia del precedente Frankenstein).
Per il ruolo della moglie di Frankenstein furono prese in considerazione Brigitte Helm e Phyllis Brooks, prima di assumere Elsa Lanchester. La donna, che aveva seguito il marito Charles Laughton ad Hollywood, aveva riscosso fino a quel momento ben poco successo come attrice, a differenza del marito (premio Oscar per Le sei mogli di Enrico VIII). Lanchester era ormai tornata (da sola) a Londra quando Whale la contattò per offrirle il ruolo. L’attrice modellò il sibilo della sposa sul suono emesso dai cigni. Le venne un forte mal di gola mentre girava la sequenza dove emetteva proprio quel grido strozzato, che Whale volle girare da più angolazioni, mettendo a dura prova la resistenza della sua interprete. Lo storico truccatore Jack Pierce creò il look della sposa seguendo i consigli di Whale, realizzando anche l’ormai iconica acconciatura, ispirata a Nefertiti. A Elsa Lanchester non piacque però lavorare con Pierce. “Davvero sentiva di aver creato lui questi esseri, come se fosse un dio”, spiegò l’attrice.
Come anche il suo predecessore Frankenstein del 1931, il film di Whale subì molti tagli da parte della censura, sia durante la fase di produzione, a causa del cosiddetto codice Hays, sia una volta che vene distribuito nelle sale. Joseph Breen, all’epoca censore capo della commissione Hays, ebbe da ridire su alcune battute presenti nel copione, dove Henry Frankenstein e il suo operato erano paragonati a quello di Dio. Le lamentele su tale dialogo proseguirono anche nei copioni revisionati, oltre alle riserve espresse verso una scena nella quale il mostro giunge in un cimitero e nei pressi di una tomba, scorge un crocefisso e cerca di salvare la figura di Gesù dalla croce. Breen criticò anche i troppi omicidi presenti nel film e impose a Whale di ridurne il numero.
Amy Pascal, già produttrice di grandi successi al botteghino come Spider-Man: Un nuovo universo, e John Krasinski, al quale è stata ufficialmente affidata la regia, ma attualmente al lavoro sul seguito del suo A Quiet Place, stanno esplorando varie strade per poter effettivamente realizzare un remake de La moglie di Frankenstein. Secondo Variety, le riprese potrebbero addirittura cominciare entro la fine di questo anno. L’ingresso di David Koepp nel team di produzione, cambiato varie volte negli anni, avrebbe dato la svolta che si aspettava da tempo. Sempre Variety svela, infatti, che già nel 2020 potrebbe iniziare la lavorazione del film, che dovrebbe avere come protagonista ancora Angelina Jolie, che già nel 2015 accettò il ruolo principale (ma il progetto era nato già a inizio anni 2000).
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