De Magistris sulla Fase 2: “meno tasse per far ripartire le aziende”

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha rilasciato un’intervista, nella quale ha parlato della Fase 2 e della necessità di avere meno tasse per far ripartire le aziende.

De Magistris sulla Fase 2- meno tasse per far ripartire le aziende (Getty) - meteoweek.com
De Magistris sulla Fase 2- meno tasse per far ripartire le aziende (Getty) – meteoweek.com

In una lunga intervista rilasciata alla testata Fanpage.it, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha parlato della Fase 2 e delle misure economiche necessarie per far ripartire le aziende partenopee: “meno tasse e più ZTL“, ha dichiarato il sindaco, per dare una mano alle aziende e per disincentivare l’uso delle automobili. Dal suo ufficio di Palazzo San Giacomo, De Magistris ha parlato dei temi caldi di questo periodo, partendo proprio dalla riapertura delle attività economiche, ferme da quasi due mesi dopo le misure di lockdown adottate dal governo.

Il contagio in città è stato fortemente mantenuto ed il virus non ha sfondato e credo che il merito principale sia della quarantena, che ha funzionato. Poi qualcuno anche qua ha violato le regole, ma ci sono stati i controlli delle forze di polizia. Complessivamente dobbiamo essere contenti della nostra città. Napoli senza persone non è Napoli, quindi per prima cosa dobbiamo riportare i napoletani in strada. Ci auguriamo già dal 4 maggio, sempre con le distanze sociali e con cautela. È chiaro che ci vuole un annetto per arrivare a numeri importanti, ma questo non significa che fino al 2021 avremo la città deserta. Possiamo anche avere un turismo autoctono e low cost, cioè riscoprire noi e chi è vicino a noi e alla nostra città“, ha affermato il sindaco De Magistris.

Tra le varie ricette, di cui ha raccontato il sindaco di Napoli, ci sarebbero anche politiche connesse alla mobilità dolce, per diminuire l’ipotetico affollamento dei mezzi pubblici, e la riattivazione delle zone ZTL, per disincentivare il traffico di auto. “Avremo un periodo in cui i trasporti pubblici, che sono già in funzione, ripartiranno in maniera più efficace ma che per ovvi motivi non potranno avere gli stessi passeggeri di prima. E questo può diventare un incentivo ad utilizzare di più le macchine, diventando così un problema. Lavoreremo molto per dare una svolta decisiva sulle biciclette. L’unica sfida in tempo di pandemia, di fase due o fase tre, è quella di togliere le macchine: più pedonalizzazione e più ZTL, per quest’anno piedi, bicicletta e spazi pubblici, più ristorazione all’aperto. Potrebbe essere anche una fotografia di Napoli, certo non da avere per tutto l’anno ma almeno per quest’estate potrebbe essere la soluzione“, ha dichiarato De Magistris.

Poi il sindaco ha sollevato la questione delle tasse e ha raccontato la storia di uno dei pizzaioli napoletani più conosciuti e apprezzati: Gino Sorbillo. “Quella di Gino Sorbillo non è nemmeno la situazione più delicata, perché Gino è un grande nome. Ci sono tanti altri “Gino” che rischiano, e anche di più. Noi abbiamo fatto una cosa molto forte: abbiamo tolto tutte le tasse per le attività economiche per il 2020, dato l’occupazione di suolo pubblico gratuita, tolto le tasse sulla spazzatura, cioè stiamo parlando di un’operazione che cuba sei, settecento milioni di euro“. Per quanto riguarda, invece, il locali notturni, quasi tutti concentrati tra la zona di Chiaia e il Centro Storico, De Magistris ha spiegato che “oggi come oggi, l’assembramento è impensabile. Certo che se si confermasse il trend di questi giorni e arrivassimo al contagio zero, allora quella fase ovviamente diventerà più vicina“.

Il sindaco ha anche parlato dei fondi richiesti al governo attraverso l’Anci e ha affermato: “abbiamo chiesto attraverso l’Associazione Nazionale Comuni Italiani un fondo tra i 5 e i 6 miliardi di euro, ma il governo ha offerto 3 miliardi e dunque siamo molto lontani. Non si può non sostenere i sindaci, perché significa non sostenere le comunità che tengono unito il paese“.

De Magistris ha anche parlato della criminalità organizzata e delle possibili infiltrazioni nel tessuto sociale, soprattutto in un difficile momento come questo, nel quale una parte della popolazione napoletana è molto fragile perché priva di mezzi di sostentamento. “In questi anni la ripresa culturale, turistica, economica e commerciale ha permesso di spostare molta gente verso la legalità e dunque in questo momento rischiamo di tornare indietro di 40 anni. Dobbiamo essere veloci, perché la criminalità ha denaro, non ha burocrazia, conosce il territorio, sa dove andare a bussare e ha una grande esigenza politica: ovvero, riacquistare il consenso che aveva perso. Per questo il governo deve andare più rapido“.

De Magistris ha anche parlato di un nuovo sviluppo culturale e di cosa accadrà nel settore dello sport. “La cultura è produzione, lavoro, economia. In estate punteremo molto sulla cultura: certo, non ci sarà Paul McCartney che doveva suonare il 10 giugno a Piazza Plebiscito e che è stato rinviato al 2021, ma ci potranno essere tante esibizioni musicali, teatrali, ludiche e cinematografiche di vario tipo. Ci auguriamo che il governo dia un segnale forte anche per lo sport, dato che  sono stati eliminati i contributi delle associazioni dilettantistiche per l’utilizzo degli impianti sportivi. Dobbiamo ripartire tutti assieme, non esiste solamente il pizzaiolo di cui abbiamo parlato“.

Infine il sindaco De Magistris ha concluso il suo intervento affermando che “ogni crisi è un’opportunità” e raccontando i ricordi più intensi e a volte tragici legati all’epidemia: “la possibilità di non poter fare i funerali. Mi sono messo nei panni di chi ha avuto lutti così devastanti. Anche la città vuota, ha dato tanta tristezza e amarezza, ma ci ha anche consegnato una bellezza dei luoghi disarmante. E se torniamo alla vita di prima, eliminando qualcosa e riconquistando qualcos’altro che non avevamo più visto, avremo fatto anche qualche passo in avanti“.

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