Coronavirus, Hancock: “per la Fase 2 in Gran Bretagna ancora troppi morti”

Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha dichiarato che il numero dei morti a causa del Coronavirus è ancora troppo alto per prevedere la partenza della Fase 2.

Coronavirus, Hancock- per la Fase 2 in Gran Bretagna ancora troppi morti (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, Hancock- per la Fase 2 in Gran Bretagna ancora troppi morti (Getty) – meteoweek.com

In Gran Bretagna il ministro della Sanità, Matt Hancock, si è detto molto preoccupato per l’elevato numero di morti quotidiane e dei contagi da Coronavirus, e ha invitato la popolazione britannica ad avere pazienza e a restare ancora a casa. “Capisco il desiderio di sapere quando si potrà passare a una fase due, ma al memento il messaggio resta lo stesso, la gente deve restare a casa per proteggere l’Nhs (il servizio sanitario  nazionale), salvare vite umane e allontanare il rischio di un secondo picco che azzererebbe tutti i sacrifici fatti. Il numero dei contagi da coronavirus e dei morti giornalieri resta ancora troppo elevato per poter panificare i tempi di un’uscita del Regno Unito dal lockdown, malgrado l’appiattimento della curva di diffusione e gli sforzi per accelerare sul fronte dei test e del tracciamento online delle persone a rischio“, ha dichiarato alla stampa Hancock.

Sulla Fase 2 è intervenuto anche il portavoce del primo ministro, che ha parlato anche del rientro di Boris Johnson: “non è possibile dare una data sulla Fase 2 e sul ritorno di Johnson al lavoro“, rispondendo al quotidiano The Telegraph che aveva affermato che il premier sarebbe rientrato il prossimo lunedì. Jhonson sarebbe ancora convalescente, dopo il ricovero e la terapia intensiva, anche se è in contatto perenne con i funzionari di Downing Street per tenersi aggiornato sulle misure adottate per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus. Dopo le dimissioni dall’ospedale St. Thomas, Boris Jhonson si è trasferito nella residenza di campagna dei premier britannici a Chequers e ha ricevuto una telefonata dalla Regina Elisabetta. Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto un colloquio telefonico con il premier britannico e ha detto “mi ha chiamato appena uscito dall’ospedale, Johnson sta incredibilmente bene, era molto vivace e acuto. E’ pronto a ripartire“.

Intanto in Francia ci sono stati fino a questo momento quasi 22mila decessi, dei quali 516 sono avvenuti nella sola giornata di ieri. Il sottosegretario per l’economia, Agnes Pannier-Runacher, ha rilasciato un’intervista a Les Echos, il più importante giornale economico finanziario francese, e ha raccontato che dal 4 maggio il governo farà distribuire alla popolazione le mascherine, anche se sono ancora in fase di studio le modalità di distribuzione. “Lo Stato contribuirà a fornire ai cittadini mascherine il prima possibile attraverso i canali di distribuzione più adatti. I primi esperimenti saranno condotti dal 4 maggio. Sono stati identificati diversi metodi di distribuzione per consentire a quanti più francesi possibile di accedervi. Il campo delle possibilità è molto ampio e stiamo esaminando tutte le ipotesi: farmacisti, municipi, distribuzione di massa, tabacchi, piattaforma Afnor, e-commerce e altro“, ha dichiarato Agnes Pannier-Runacher.

Intanto l’Eliseo ha dichiarato, in una nota diffusa dopo il colloquio tra il presidente Macron e i sindacati francesi, di star valutando l’obbligo delle mascherine per i passeggeri dei trasporti pubblici in tutto il Paese. L’opzione è al vaglio del governo e entrerà a far parte del pacchetto di misure per allentare il lockdown dal 16 maggio. Intanto la Direzione generale di sanità ha segnalato l’alto numero dei morti raggiunti in Francia, ma anche un calo dei pazienti in terapia intensiva per il quindicesimo giorno consecutivo.

 

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