Coronavirus, niente aria condizionata, bar e ristoranti con più tavoli fuori

Coronavirus, niente aria condizionata, bar e ristoranti con più tavoli fuori. Ecco tutte le modalità di riapertura dei negozi

Coronavirus, niente aria condizionata, bar e ristoranti con più tavoli fuori
Coronavirus, niente aria condizionata, bar e ristoranti con più tavoli fuori (GettyImages)

Presto il nostro Paese entrerà nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza da Coronavirus. Tuttavia, gli scienziati frenano Conte perché se la riapertura è fondamentale per la ripresa economica dell’Italia, è altrettanto essenziale, garantire una certa distanza di sicurezza. Distanza di sicurezza che è molto importante da assicurare a chi va a fare shopping, così come bisogna tener conto del flusso di persone che torneranno in strada. Ci vorrà quindi, un’attenta organizzazione in questo senso. Alcuni scienziati suggeriscono di mantenere misure severe, ossia l’uscire solo se in possesso di autocertificazione e per motivi indispensabili. Ma sembra che prevarrà una linea meno rigida, ossia atta a dare l’opportunità di spostarsi all’interno della propria regione, come fa sapere il presidente dell’Iss, Franco Locatelli.

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Per quel che riguarda i più piccoli e per gli over 70, si prevede una fascia oraria in cui potranno uscire che potrebbe essere tra le 10:30 e le ore 18. Per ora i primi a riaprire dovrebbero essere solo i settori dei cantieri edili, industrie manifatturiere e pochi altri servizi. Tuttavia ci sarebbe una forte tentazione di riaprire una parte dei negozi. Per quanto riguarda i negozi di abbigliamento non vi sarebbe il problema della prova dei vestiti e lo stesso varrebbe per i negozi di scarpe. Tuttavia, sui negozi le decisioni verranno prese all’ultimo momento. Tuttavia, i ristoranti potrebbero riaprire il 18 maggio. Dovranno utilizzare molto i tavoli all’aperto, poiché all’interno dei locali non sarà possibile utilizzare l’aria condizionata e si rischierà di soffrire fortemente il caldo.

Gli esperti dopo aver valutato alcuni studi hanno chiesto al governo di spegnere l’aria condizionata nei luoghi pubblici poiché possibile veicolo di trasmissione del virus. La ventilazione, infatti, potrebbe far sì che le goccioline si spostino da un tavolo all’altro contaminando le persone. Per questo, si stanno studiando sistemi di aerazione con ricambio esterno dell’aria.

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