Fase 2, Milano si organizza: velocità più bassa e tavolini nei parcheggi

Il documento denominato Milano 2020 contiene idee, fornite anche dai cittadini, per il rilancio durante la Fase 2. Si punta sulla ripartenza dei locali pubblici, mantenendo un alto livello di sostenibilità.

milano fase 2

Roma chiama e Milano risponde. Il comune del capoluogo lombardo vuole mettersi al passo, in questi giorni che precedono l’uscita progressiva dal lockdown e il tanto atteso inizio della Fase 2. Per questo motivo, negli uffici del comune di stanno raccogliendo le energie e soprattutto le idee per garantire alla città una migliore ripartenza possibile. E sono emerse già le prime idee da concretizzare durante i giorni che precedono l’inizio della Fase 2. Idee che possono consentire in particolare ai locali pubblici di avere un maggiore afflusso di persone, senza per questo creare assembramenti.

Il Comune di Milano ha infatti lanciato un documento, che è stato denominato Milano 2020. A questo testo, che è stato ovviamente redatto dagli assessori di riferimento, possono partecipare anche i cittadini, inviando le proprie idee attraverso i mezzi social e mail. E tra gli spunti che sono venuti fuori, c’è quello relativo alla possibilità di far mettere, ai gestori di bar e locali pubblici, una serie di tavolini nella zona riservata ai parcheggi in zona blu. Si tratta solo di una delle idee emerse dal documento denominato Milano 2020. Un altro psunto riguarda l’abbassamento del limite di velocità a 30 chilometri orari per le auto e le moto.

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L’obiettivo è ovviamente quello di valorizzare lo spazio pubblico e consentire ai gestori dei locali pubblici di non perdere troppa clientela durante la Fase 2. Ed è quello che ha voluto rimarcare anche Cristina Tajani, assessore al commercio del Comune di Milano. “Immaginiamo che anche bar e ristoranti prima o poi potranno riaprire con le regole di distanziamento e contingentamento degli ingressi. Vorremmo abilitarli ad una diversa fruizione da parte dei cittadini anche valorizzando lo spazio pubblico, quindi anche utilizzando il plateatico, lo spazio della strada, per avere all’aperto dei posti a sedere”.

L’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran ha aggiunto il suo parere, sottolineando un altro aspetto importante. Ovvero il mix che deve persistere tra la sostenibilità delle varie parti di Milano e la necessità di fornire ai lavoratori la possibilità di ripartire al meglio, fino dai primi giorni della Fase 2. “Vogliamo difendere e sostenere le attività di quartiere. Sono servizi importanti le botteghe, i bar, le trattorie e il calo di capacità nei negozi è drammatico. È importante quindi la garanzia che ci si possa espandere e quindi recuperare posti”.

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