Coronavirus, l’informativa alla Camera del premier Conte: provvedimenti e misure

Il premier Conte è intervenuto alla Camera e nel corso dell’informativa ha spiegato i provvedimenti e le misure che il governo adotterà per la Fase 2.

Coronavirus, l'informativa alla Camera del premier Conte- provvedimenti e misure - meteoweek.com
Coronavirus, l’informativa alla Camera del premier Conte- provvedimenti e misure – meteoweek.com

Questa mattina il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera e nel corso dell’informativa sui provvedimenti e le misure per la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus ha affrontato diversi importanti temi, dalle misure di sostegno alle persone in difficoltà agli aiuti alle imprese, dai test sierologici alla scuola, dall’allentamento delle restrizioni su base territoriale alla apertura in sicurezza delle attività commerciali al dettaglio.

Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c’è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale. Sulle misure per il Coronavirus c’è stata una discussione ampia con i membri del governo, forze di maggioranza, parti sociali ed enti territoriali riuniti in una cabina di regia. Anche il Parlamento è stato costantemente e doverosamente informato“, ha esordito il premier Conte durante l’informativa. E al riguardo ha aggiunto: “il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Comitato tecnico-scientifico, in modo da seguire un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni. E’ imperativo categorico per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico“.

Poi, dopo una breve interruzione a causa di alcuni membri che non indossavano la mascherina, obbligatoria anche durante le sedute parlamentari, il premier Conte ha spiegato: “quello messo in campo è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio“. Proprio per tale ragione, ha continuato Conte, “nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive, nel caso di una nuova diffusione di contagi. Inoltre “nelle prossime ore il ministro della Salute emanerà un provvedimento per definire criteri e specifiche soglie di allarme per una valutazione accurata della tendenza al contagio in ciascuna area del Paese. Una volta che saranno definiti questi criteri sarà possibile anche un allentamento delle misure restrittive circoscritto su base territoriale, dove la situazione epidemiologica appare meno critica. Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime“.

Il premier Conte ha poi affrontato lo spinoso tema del rientro a lavoro e della proroga della riapertura delle scuole prevista per settembre e ha dichiarato: “Con il ritorno al lavoro ci saranno nuove occasioni di contagio, mentre per la scuola puntiamo ad un effetto contenitivo massimo. Se si riaprissero simultaneamente le scuole e si facesse tornare tutti al lavoro, si darebbe impulso alla crescita dei contagi. Per questo abbiamo scelto di allentare le misure che bloccavano diverse filiere produttive dal 4 maggio“. E riguardo all’ulteriore allentamento delle misure restrittive, ha aggiunto: “al termine delle due settimane previste dall’ultimo decreto, avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona“.

Il presidente Conte ha, infatti, spiegato che “se il tasso R0 tornasse vicino a 1 si saturerebbero le terapie intensive entro fine anno. Un rapporto del comitato tecnico-scientifico, che non è segreto, stima che la riapertura totale al 4 maggio porterebbe a un rischio elevatissimo di ripresa del contagio. Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità. E non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del “chiudiamo tutto” al “riapriamo tutto”, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi“.

Poi il premier ha parlato delle misure economiche a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie. “Il primo decreto legge sulle misure economiche riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti. Stiamo studiando misure di sostegno e protezione sociale con meccanismi di erogazione rapidi ed efficaci per non aggravare il disagio sociale. Il governo non lascerà indietro nessuno. Daremo anche un riconoscimento per le province più colpite dal Covid-19“.

Poi Conte ha parlato delle imprese: “il computo delle misure per le imprese nel prossimo decreto sarà di 15 miliardi. Per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese“.

E infine si è dedicato alle famiglie e ai bambini: “il governo intende dedicare alle famiglie lo spazio che meritano nei prossimi provvedimenti. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale. Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata”. Conte ha, poi, concluso parlando del tema delle disabilità e della necessari attenzione che il tema merita: “specifica attenzione dovrà essere dedicata al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico“.

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