Fincantieri si è aggiudicata la commessa per la costruzione di una flotta di fregate per la Marina Militare USA. Dal valore complessivo di 5,58 miliardi di dollari, la prima nave sarà consegnata nel 2026.
Una importante stretta di mano ha siglato l’accordo tra Fincantieri e la Marina Militare USA. Fincantieri ha infatti vinto la gara per la costruzione delle prossime navi della forza armata statunitense, con una commessa di 795,1 milioni di dollari soltanto per la progettazione e la costruzione della prima fregata lanciamissili del programma FFG(X).
In tutto sarebbero dieci le unità previste dal programma della US Navy, e il contratto prevederebbe dunque un valore di 5,58 miliardi di dollari. Le navi verranno costruite dallo stabilimento Marinette Marine di Fincantieri Marine Group, situato nello Stato del Wisconsin, ma sarà prevista una ulteriore gara per l’aggiudicazione delle altre prossime fregate.
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Guerini, un buon successo per Fincantieri e il comparto Difesa
Al termine della prima fase dal valore di 5,58 miliardi di dollari, verrà dunque bandita una nuova gara fra i vari cantieri per completare il programma con altre 10 unità. Secondo quanto riportato dalle fonti, pare comunque che la prima fregata verrà consegnata nel 2026 – saranno necessari sei anni per progettarla e costruirla. La seconda, invece, verrà ordinata ad aprile 2021, e passeranno altri cinque anni e mezzo prima della consegna.
La nave sarà una FFG, con scafo e disegno che deriva dalla fregata europea “FREEM”, uno dei grandi successi di Fincantieri. Sarà in grado di adattarsi a capacità multi-missione, e garantirà quindi eccellenza nella difesa aerea, nella lotta antisom, nella lotta di superficie, nella guerra elettronica e nella information warfare.
Il cantiere di “Marinette Marine Corporation” è stato definito dalle autorità statunitensi come una realtà produttiva che “ha giocato un ruolo fondamentale nella Difesa nazionale”, posseduto da Fincantieri Marine Group (FMG), la stessa filiare che è riuscita a salvare migliaia di posti di lavoro durante la crisi del 2008-2009.
Prima di aggiudicarsi la gara, Fincantieri si è dovuta confrontare con Huntington Ingalls Industries, General Dynamics e i cantieri Austal USA, ma pare che un ruolo decisivo nella scelta della compagnia americana l’abbia avuto l’amministrazione di Trump. Una scelta che rafforza sia a livello industriale che politico il rapporto che gli Stati Uniti hanno con l’Italia.
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Il tal senso, allora, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha definito la commessa come “un grande successo per il comparto della Difesa, che racchiude molte delle eccellenze italiane. In un momento in cui è importante la ripresa delle attività produttive colpite dalla crisi Covid-19, si tratta di una importante iniezione di fiducia. Fincantieri porta nei mari del mondo la garanzia della tecnologia italiana”.
