Azzolina: “Non ho preso alcuna decisione, le mie sono solo proposte”

Il ministro della scuola fa una piccola retromarcia rispetto alle sue ultime dichiarazioni. “Ci sarebbe piaciuto aprire tutto e subito”, dichiara la Azzolina.

azzolina

Lucia Azzolina sembra fare quasi una retromarcia rispetto alle dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore. Ha fatto discutere molto quanto ha detto il ministro dell’Istruzione, in particolare ai microfoni di Sky TG 24. La Azzolina aveva parlato della possibilità di far ripartire la scuola dopo la chiusura forzata dovuta al lockdown. E tra le altre cose aveva anche proposto la possibilità di dividere tra “live” e online la presenza degli alunni nelle classi. Una dichiarazione che ha fatto discutere e non poco, ma ci ha pensato lo stesso ministro a far capire che non c’è niente di certo e di stabilito nelle sue parole.

“Non sono decisioni già prese o imposte, sono elementi di dibattito”, ha fatto capire il ministro dell’istruzione. Niente ancora di deciso, ma che ha inevitabilmente sollevato un polverone di discussioni e di risposte, alcune anche piuttosto piccate. Quanto è stato reso noto durante la più recente intervista si basa “sul lavoro che stiamo portando avanti con il Comitato di esperti che sta collaborando con il ministero”. Tutto fatto in modo che si possano al più presto riprendere le attività scolastiche. Ovviamente con il massimo livello di sicurezza, sia per gli alunni che per chi lavora nelle scuole di tutta Italia.

Leggi anche -> Fase 2: La Raggi chiude l’accesso alle spiagge di Ostia, aperte pinete

Leggi anche -> Bus, metro, treni, aerei, navi e taxi: come si viaggerà nella Fase 2

Le scuole, per il momento, restano vuote – meteoweek.com

Il ministro Azzolina, dunque, ribadisce di aver parlato solo di proposte, e al tempo stesso non disdegna le critiche. “Sono sempre utili, basta che non siano pretestuose”, dichiara attraverso un post apparso sulla sua pagina su Facebook. Tra le altre cose, la Azzolina svela che per consentire il ritorno a scuola nella piena sicurezza si stanno valutando diverse soluzioni. Si parla di flessibilità e di adattamento quasi certo alle varie fasce di età e alle diverse realtà territoriali. Oltre, naturalmente, alla minaccia di contagio che potrebbe tornare a farsi viva proprio con l’arrivo della stagione autunnale. Quindi occhi sempre aperti.

“Abbiamo giurato sulla Costituzione di fare l’interesse del Paese, non di curare il tornaconto personale”, ha ribadito il ministro per l’istruzione. E la Azzolina fa capire ancora una volta, come hanno fatto altri componenti della squadra di Governo, che al centro di tutte le decisioni prese fin qui c’è la salute dei cittadini. “Ci sarebbe piaciuto poter riaprire tutto e farlo subito, avremmo potuto inseguire un facile consenso, cavalcando il malcontento di una popolazione comprensibilmente esausta”. Invece si prosegue con i piedi di piombo e ben piantati per terra, in modo da evitare eventuali nuovi picchi di contagio. Specialmente in un mondo delicato come quello della scuola.

Impostazioni privacy