Renzi: “Chiedo a Conte di decidere, dobbiamo ripartire senza paura”

Il leader di Italia Viva esorta il premier a non farsi mettere sotto scacco dalla comunità scientifica. E sulla sua gaffe sui morti di Bergamo Renzi dice: “Non ho strumentalizzato sulle vittime”.

matteo renzi dichiarazioni

Matteo Renzi dice di aver voluto lanciare un ultimo appello a Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva ha rilasciato un’intervista per il Corriere della Sera. Nuove dichiarazioni dopo il suo discorso al Senato di alcuni giorni fa, in cui l’ex premier ha inviato l’attuale capo del Governo a fare affidamento sul Parlamento per le prossime decisioni post-crisi da Coronavirus. Renzi ha sottolineato che l’Italia è ormai fuori dall’emergenza sanitaria, ma che adesso subentra quella economica. “Dobbiamo allora ripartire perché ogni giorno di ritardo provoca licenziamenti e fallimenti. Ripartire in sicurezza, ma ripartire”.

Matteo Renzi si fa portavoce in particolare delle donne che lavorano, costrette quasi sempre a lasciare i figli da soli a casa. “Il mio appello a Conte è semplice: decidi. Se il premier sceglie il populismo, farà a meno di noi. Se sceglie la politica seria, ci saremo. Tocca a lui, non a noi decidere”. E a proposito di lavoro, il problema riguarda anche quei mestieri messi in crisi dall’arrivo del Covid-19 nel nostro Paese. “Chi ha un posto di lavoro sicuro, soffre gli effetti della quarantena, è preoccupato, vive con dolore. Ma va avanti perché alla fine del mese ha uno stipendio garantito. Poi ci sono milioni di italiani, commercianti, piccoli imprenditori, operai, partite iva, professionisti che sono disperati perché sommano ai timori del virus l’angoscia dello stipendio”.

Leggi anche -> Coronavirus, il ministero dell’Interno omette l’autocertificazione

Leggi anche -> Bus, metro, treni, aerei, navi e taxi: come si viaggerà nella Fase 2

Il leader di Italia Viva ha anche ironizzato sulla comunicazione e sulle priorità che vengono spiegate a mezzo stampa da alcuni membri del Governo. Il lavoro per lui è la priorità, “non i Dpcm che danno ai poliziotti la verifica sui fidanzamenti”. E sulla possibilità che il Coronavirus torni a fare visita al nostro Paese, Matteo Renzi ritiene che potrebbe esserci un ritorno di fiamma in autunno. “Noi nel caso dovremo essere più bravi di come siamo stati a febbraio nell’isolare il singolo focolaio”. C’è un nuovo appello a fare in fretta per il vaccino, anche perchè “il fatto che esista tale rischio non può farci chiudere in casa impauriti”.

Conte ascolterà l’appello di Renzi? – meteoweek.com

E poi si torna su una delle frasi clou, tra quelle pronunciate da Matteo Renzi al Senato, ovvero quella sui pieni poteri. Il leader di Italia Viva ribadisce che Conte non può continuare ad agire tenendo in considerazione solo il parere dei membri del Governo e della comunità scientifica. “Questo governo è nato come risposta a Salvini che voleva i pieni poteri – chiarisce ancora una volta Renzi – . Per non darglieli abbiamo accettato persino di fare l’accordo con i Cinque Stelle. Ma non è pensabile che i pieni poteri li possiamo dare a qualcun altro solo magari perché usa modi più garbati”.

Leggi anche -> Conte, non servono investiture né avere pieni poteri

Renzi si difende anche da chi ha estrapolato, dal suo intervento, anche una frase che ha fatto molto discutere. L’ex premier ha detto che “se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare, ci direbbero di ripartire”. Una frase che, secondo il politico toscano, è stata estrapolata dal contesto. “Non c’è alcuna strumentalizzazione come mi hanno confermato le email di tanti parenti delle vittime. Ho detto che la gente di Bergamo è gente che lavora sodo, che non molla mai, che merita di essere onorata ripartendo. Tuttavia se qualcuno si è sentito offeso, me ne dolgo”. E poi Renzi cita Pertini, attingendo da una sua frase nota: “il miglior modo per onorare i morti è pensare ai vivi”.

Impostazioni privacy