Le richieste impossibili di Michael Jackson: le rivelazioni choc dell’ amico

Non si placano le stranezze che ruotano intorno a Michael Jackson. Dopo 11 anni dalla sua scomparsa, la star del pop fa ancora parlare delle sue bizzarrie come quella di non accettare mai e poi mai, i “No”..

Michael Jackson, strana creatura

Michael Jackson sembra uno di quei personaggi usciti dalla fervida immaginazione di Tim Burton: eccentrico, fantasioso e con una vena oscura che lo fa apparire misteriosamente affascinante. Le sue stranezze sono diventate storie, leggende metropolitane e chissà forse nel futuro, anche film. Questa volta a rivelare aneddoti particolari riguardanti la vita di Michael Jackson è un suo intimo amico, l’ex assistente Scott Shaffer.

Forse non tutti sanno che negli anni 80 il Re del Moonwalk ha viaggiato con il suo scimpanzé domestico, Bubbles, bevendo tè con lui e il sindaco di Osaka durante il suo viaggio in Giappone. Giusto per dirne una.

Michael Jackson – Foto fornita da Phil Walter/ Credits: Getty Images

Le rivelazioni del suo ex assistente

Shaffer  in un’intervista con The Sun  ha raccontato una serie di cose che documentano i comportamenti di Michael Jackson, decisamente fuori dal comune: “Aveva delle richieste impossibili” ha dichiarato l’uomo e poi ha sottolineato come Michael non amasse assolutamente quando gli si diceva di no, che era spesso molto permaloso e odiava i rifiuti.

L’amico intimo di Michael Jackson ha aggiunto come l’interprete di Thriller avrebbe fatto richieste bizzarre, a volte nel cuore della notte. “Non aveva davvero idea di che ora fosse”, ha detto. “Quindi potresti ricevere facilmente chiamate alle due del mattino. Un momento divertente è stato quando eravamo in Australia e mi ha chiamato alle 3 del mattino e mi ha detto che era fidanzato con Debbie Rowe e mi ha dato istruzioni su come aprire un negozio di gioielli e ottenere un anello di fidanzamento da dargli”.

“Non gli è piaciuto quando ho detto di no”, ha aggiunto Shaffer. “Aveva delle richieste impossibili. Dirgli di no è stato difficile; non gli piaceva sentire di no. Abbiamo fatto questo patto tra noi due: “Possiamo fare qualsiasi cosa e nessuno può dirci di no”. Mi avrebbe assegnato questi incarichi e avrei dato il 300 percento per farlo, quindi se avessi detto di no sarebbe stato un grosso problema.”

Come andò a finire

Certo, lo sappiamo tutti che le star hanno la caratteristica di essere estremamente permalose. Ma di fatto, ottenere un anello di fidanzamento nelle prime ore del mattino non era fattibile e Shaffer si ritrovò a dire a Jackson che sarebbe stato meglio se uno dei suoi segretari che conosceva meglio Rowe – ed era più ben informato sui gioielli – avrebbe eseguito il compito il giorno successivo.

LEGGI ANCHE ——–>Michael Jackson , la lettera d’addio del dottor Murray

LEGGI ANCHE ——–>Michael Jackson, il mistero delle ceneri: la rivelazione inquietante

La mattina seguente, andò con un altro membro dello staff di Jackson che sapeva che tipo di anello avrebbe voluto Rowe. Per quanto riguarda le richieste dei suoi capi, Shaffer ha dichiarato alla pubblicazione: “Debbie è stata molto gentile e mi ha sempre voluto bene”. 

Impostazioni privacy