Assemblea Oms, Taiwan sarà assente: non siamo stati invitati. Sembra che la causa siano forti pressioni esercitate dalla Cina 
Taiwan non parteciperà all’Assemblea Oms che parte oggi, lunedì 18 maggio. È quanto riferisce il ministro degli Esteri del Paese Joseph Wu. Dopo gli sforzi effettuati e l’appoggio internazionali, Taiwan “non ha avuto un invito a partecipare“, sottolinea Wu. Questo sarebbe avvenuto a causa delle pressioni della Cina. Da qui, la decisioni di non fare pressing per partecipare all’assemblea. Taiwan intendeva partecipare per condividere l’esperienza nel combattere l’emergenza Coronavirus, esperienza che li aveva visti vittoriosi. Infatti, a Taiwan i casi riportati sono solo 440 e 7 morti grazie all’attuazione di misure diagnostiche e preventive.
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Per questa ragione, il ministro degli Esteri di Taiwan si è detto rammaricato per quanto accaduto. “Il ministero degli esteri esprime profondo rammarico e forte insoddisfazione per il fatto che l’Organizzazione mondiale della sanità abbia ceduto alle pressioni del governo cinese e continui a ignorare il diritto alla salute dei 23 milioni di persone di Taiwan“.
Oms e Cina, dal canto loro, hanno sostenuto che Taiwan ha ricevuto aiuti e info sulla pandemia di Covid-19. Ma lil governo di Taiwan ha contestato le suddette affermazioni. Gli Stati Uniti (che hanno bloccato i pagamenti all’Oms definita da Trump troppo “filo-cinese“) hanno supportato Taiwan affinché fosse invitata all’assemblea, scontrandosi col governo cinese. La Cina ritiene che Taiwan possa partecipare solo con il riconoscimento della “Unica Cina”. Secondo Pechino, infatti, l’isola fa parte del territorio cinese e il suo destino è essere riannessa anche con la forza.
Wu ha reso noto anche che Taiwan aveva concordato che la discussione sulla sua partecipazione all’assemblea Oms fosse rimandata a fine anno, lasciando spazio ai lavori sull’emergenza Covid 19.
