Orlando sul caso Fca: “Giusto aiutare le imprese, ma facciamoci rispettare”

Il vicesegretario del Partito Democratico è tornato sulla disputa che riguarda il prestito da 6 miliardi. “Sono stato preso per populista, ma servono garanzie se si chiedono risorse pubbliche”, dice Orlando.

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Andrea Orlando torna a parlare del caso del prestito richiesto da Fca allo Stato italiano. Il vicesegretario del Partito Democratico, intervistato da Repubblica, ha fatto capire che non è sbagliato aiutare le aziende a ripartire. Ma al tempo stesso, Orlando chiede rispetto proprio per l’utilizzo di quelle che sono risorse del nostro Stato. “Ora bisogna evitare gli errori fatti in passato. È giusto dare alle grandi imprese, ma anche avere garanzie che non sempre si è riusciti a costruire e soprattutto a far rispettare”. Per questo motivo non si oppone del tutto al prestito a Fca, ma si aspetta un utilizzo oculato.

Stando a quanto ribadisce Orlando, infatti, “la questione della sede ne solleva una più generale: evitare che risorse pubbliche siano utilizzate per operazioni diverse dal rilancio industriale del nostro Paese”. Dunque il numero due del Partito Democratico torna su quel tweet in cui si aspettava che Fca tornasse ad avere la sede fiscale in Italia per avere maggiori requisiti a ottenere il prestito. “Credo sia un obiettivo, le condizioni sono la difesa occupazionale e degli insediamenti industriali. In passato ci sono state aziende che hanno preso contributi pubblici e poi hanno delocalizzato. Non deve accadere”.

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Andrea Orlando – meteoweek.com

Andrea Orlando viene incalzato quando gli si fa notare che Fca Italy paga le tasse nel nostro Paese. Il vice di Zingaretti fa capire che l’Italia ha già dato un grande sostegno all’azienda. “Fca sta affrontando una transizione – sottolinea – e ogni passaggio prossimo può ridurre la sua presenza industriale. Siamo in una fase in cui lo Stato ha acquistato un ruolo più pesante che in passato, per ragioni che avremmo preferito tutti non vivere, e credo sia legittimo aiutare la ripresa ma anche garantire l’uso delle risorse pubbliche per difendere la presenza industriale”.

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Proprio a proposito della posizione presa in seno al Partito Democratico, Orlando sostiene che non ci siano differenze nei contenuti tra il suo tweet e il comunicato di Zingaretti. Inoltre, il vicesegretario ritiene che non ci sia contraddizione “tra il chiedere che Fca sia più italiana e che si difendano i posti di lavoro”. E quando gli si fa notare che qualcuno potrebbe prenderlo per populista o accusarlo di sovietismo, Orlando chiude dicendo di sapere bene che “quando si discute di questi temi si scomodano categorie ideologiche o si cerca di ridicolizzare l’interlocutore”.

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