Batterio Xylella, la ministra Bellanova: “La sua avanzata fa paura”

L’avanzata del batterio xylella in Puglia preoccupa la ministra Bellanova: “Dobbiamo restare vigili, avevo ragione io nell’intraprendere questa battaglia”. E Coldiretti rincara: “Problemi nella gestione”

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La ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova (GettyImages)

Il batterio xylella spaventa la Puglia dopo la denuncia di Coldiretti Puglia, che analizzando la gravità della situazione con 49 ulivi conclamati infetti, ha elencato i risultati delle analisi degli ultimi campionamenti. Ci sarebbero 2 ulivi a Crispiano, 3 a Ostuni, 39 a Francavilla Fontana nelle province di Brindisi e Taranto, oltre ai 5 di Locorotondo. “Ciò è dovuto ai ritardi negli espianti negli ultimi anni che hanno consentito l’avanzata della malattia. Le nuove infezioni accertate fanno tremare la provincia di Bari”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia.

“Lo scenario si aggrava ulteriormente mentre continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia”. ”Sotto accusa – secondo Coldiretti – ci sono anche le responsabilità comunitarie a partire dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto”.

Sull’emergenza è intervenuta questa mattina anche la ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova. “Spero che presto possano partire le misure a sostegno previste nel piano per il contrasto alla xylella. L’avanzata del batterio, arrivato a Locorotondo, mi mette paura e non mi fa stare serena. Mi fa capire però che ho avuto ragione nella battaglia che ho fatto anche contrastando chi mi invitava a togliere risorse dalla ricerca che è l’unica invece in grado di contrastare definitivamente questo flagello”.

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Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

La ministra in visita a Morciano di Leuca

La ministra Bellanova è intervenuta da Morciano di Leuca, dove ha incontrato i vertici nazionali e regionali di ‘Turismo Verde Cia’. E proprio l’avanzata della xylella verso il nord della Puglia è stato tra i dieci punti che compaiono in un documentato che la Cia ha presentato alla ministra su alcune criticità del comparto agricolo pugliese. Tra queste anche la circostanza che a distanza di sette anni dall’ufficializzazione del primo focolaio in provincia di Lecce gli olivicoltori danneggiati sono ancora in attesa degli indennizzi per effettuare i reimpianti nella zona infetta. “Dobbiamo restare vigili – ha aggiunto incontrando i vertici di Turismo Verde Cia – dato che parliamo di un’avanzata che può far paura e mettere in difficoltà il settore”.

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