Arrestata la ex first lady del Lesotho, Maesaiah Thabane, a seguito dell’omicidio della prima consorte dell’ormai ex premier Thomas Thabane. Revocata la libertà su cauzione. 
Secondo quanto riferisce la polizia locale, l’ex first lady del Lesotho (ufficialmente Regno del Lesotho, stato dell’Africa del Sud), Maesaiah Thabane, è stata arrestata oggi per l’omicidio della prima moglie di suo marito, l’ex primo ministro Thomas Thabane. La sua libertà su cauzione, infatti, è stata revocata la scorsa settimana dalla Corte d’appello del Lesotho, dopo il sorgere di alcuni sospetti in merito ai metodi con cui era stata portata a termine la procedura a favore della donna.
Come viene riportato dal New York Times, Thabane è stata quindi trasferita in tribunale, presso il quale si è presentata indossando una pelliccia e una mascherina nera (a seguito delle misure anti coronavirus) secondo quanto visto da alcuni testimoni presenti sul posto. La data per una nuova domanda di cauzione è stata al momento fissata per sabato 6 giugno.
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L’omicidio della prima consorte dell’ex premier Thabane
L’ex first lady di 43 anni, e l’ex premier di 82, sono entrambi accusati di coinvolgimento nell’omicidio della 58enne Lipolelo Thabane, la prima consorte del politico uccisa il 14 giugno del 2017. La donna venne ritrovata morta con ferite da arma da fuoco proprio nei pressi della sua abitazione di Mazenod (capitale del Lesotho), due giorni prima del giuramento di Thabane come primo ministro.
Maesaiah Thabane è stata quindi accusata di aver ordinato l’uccisione di Lipolelo Thabane, la sua rivale amorosa, ma era stata successivamente rilasciata sotto pagamento di una cauzione a febbraio. L’ex primo ministro Thomas Thabane, che era già coinvolto in aspre procedure di divorzio con la defunta, era stato invece accusato dopo che la polizia ha rintracciato una telefonata collegata al suo numero di cellulare nei pressi della scena del delitto. 
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La coppia ha sempre negato il proprio coinvolgimento nell’omicidio, che ha scatenato un caso di grande scalpore mediatico (e non solo) all’interno dei confini del Paese. A seguito dell’omicidio della donna, infatti, si è acuita una grave instabilità politica, tanto che Thomas Thabane è stato portato alle dimissioni da Primo Ministro il mese scorso. Troppo forti, infatti, erano diventate le pressioni esterne, mosse cioè dall’opposizione, e interne, provenienti dal suo stesso partito.
Sempre secondo quanto viene riportato dal New York Times, infatti, l’ex premier è sospettato – anche se deve ancora essere accusato formalmente – dell’omicidio di Lipolelo Thabane, pur negando qualsiasi tipo di coinvolgimento con il delitto.
