Prima i Gilet arancioni, ora gli Ultras: dalla curva in piazza contro il Governo

“I Ragazzi d’Italia” sono pronti a scendere in piazza su ispirazione dei Gilet arancioni: prevista per oggi pomeriggio la manifestazione a Circo Massimo (a Roma), con una previsione di 2mila fino a 5mila ultras partecipanti all’evento. 

ultras manifestazione
foto di repertorio – via Documentary Photography Links

Se in questi ultimi giorni sono stati i Gilet arancioni a far tanto discutere con le loro manifestazioni – caratterizzate soprattutto dalla non curanza delle disposizioni anti contagio – oggi, sabato 6 giugno, scendono in piazza anche gli ultras. I tifosi delle curve, molto vicini all’estrema destra, si stanno infatti preparando ad occupare il Circo Massimo, a Roma, verso le ore 15:00. Una dimostrazione, la loro, che passa dai cori da stadio alla richiesta di dimissioni del governo Conte.

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I Ragazzi d’Italia, manifestazione ultras contro il governo Conte

I punti promossi dalla protesta degli ultras vertono sulle elezioni immediate, sulla diminuzione degli stipendi di senatori e parlamentari, sull’annullamento dei vitalizi, sulla mala gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, ma anche sull’investimento nel settore sanitario, sull’istruzione pubblica e sulle infrastrutture. Insomma, un programma completo quello che circola già da un po’ nelle varie chat di Whatsapp.

Il gruppo, per lo meno sui social, si fa chiamare “I Ragazzi d’Italia“, e ha spesso cura di sottolineare come la fazione politica in questo caso conti ben poco. “Non abbiamo connotazioni di alcun genere, siamo italiani”, dice infatti Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova e presenza fissa della curva Sud, ai giornalisti di Open. “Sono le nostre idee a parlare per noi”, spiega Castellino, che ribadisce l’assenza di bandiere politiche d’estrema destra alla manifestazione di oggi.

Del resto, “dalle curve alle piazze” è lo slogan e il nome della loro pagina Facebook, nella quale però sono stati lasciati anche commenti come “Arriviamo, merde!”, o “È finita la ricreazione!”, e “È ora di farli piangere veramente, basta con questa farsa”. Con immagini, tra l’altro, che invece della mascherina inneggiano all’uso dei passamontagna.

manifestazione degli ultras
foto di repertorio – via Repubblica Roma

Più di 2mila in piazza, vengono da tutta Italia

La prima chiamata è partita dagli ultras del Brescia, dagli appartenenti alla Brigata Leonessa, che hanno aperto una partecipazione virtuale condivisa e cresciuta sensibilmente nel giro di poco. A loro, quindi, si sono uniti gli Irriducibili della Lazio, gli ultra del Verona, della Roma, del Venezia e i Lealtà Azione dell’Inter.

Una protesta, questa, che conterà diversi esponenti di gruppi neofascisti, come Forza Nuova e CasaPound – sebbene sia stato più volte dichiarato che a tirare le redini della protesta non sia in realtà quest’ala politica. “Anche perché comunque quello dello stadio è un mondo parecchio a sé“, ha sottolineato uno dei militati che parteciperà alla manifestazione.

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La manifestazione, però, non è ben vista da tutti gli appartenenti alle curve da stadio. Sebbene infatti si prospetti (a detta degli organizzatori) una presenza di 2mila fino a 5mila persone, con le Forze dell’Ordine che prevedono per questo “una piazza bollente” e “nulla di tranquillo“, alcuni miltanti delle curve da stadio parlano – come nel caso dei laziali – di “iniziativa fumosa” e “dai contorni incerti”. Un evento, quindi, che rischia di creare “fratture interne”, e che per alcuni è fin troppo politicizzato, “non in stile con il mondo ultras”.

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