Caso Inps, Durigon (Lega): “Tridico accusa le aziende per nascondere errori”

Il deputato della Lega, Claudio Durigon, ha criticato l’operato e la disorganizzazione dell’Inps in merito ai sostegni alle famiglie e ai lavoratori colpiti dal coronavirus. Pesanti le accuse verso il presidente Tridico.

Claudio Durigon contro Inps
il deputato leghista Claudio Durigon

Torna a tuonare la Lega in merito alla lentezza burocratica dell’Inps sugli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, colpiti duramente dalla crisi economica provocata dalla pandemia di coronavirus. Tra bonus e cassa integrazione ancora non pervenuti, questa volta a lanciare un forte messaggio è stato il deputato leghista Claudio Durigon, che in una nota ufficiale ha accusato il presidente Pasquale Tridico di aver incolpato gli hacker per non ammettere “le sue gravi mancanze”.

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La nota di Durigon contro il presidente Inps

“Più di un milione e mezzo di cassaintegrati debbono ancora percepire i soldi ma il presidente dell’Inps dà la colpa alle aziende. Lo stesso Tridico che prima aveva incolpato fantomatici hacker per il blocco del sito dell’Inps e poi, invece di ammettere le sue gravi mancanze e quelle del governo, aveva scaricato sulle Regioni la responsabilità della mancata erogazione della Cig. Questa volta se l’è presa con le aziende”. Prologa con queste dure parole la nota firmata e diffusa oggi dal deputato della Lega, Claudio Durigon.

Una nota che poi prosegue: “È una vergogna, invece, che le imprese, ad oggi, ancora non possano presentare le ulteriori domande di cassa perché Inps ha inserito nel Dl rilancio l’assurdo blocco di 30 giorni dalla pubblicazione del decreto stesso prima di poterle presentare. L’ennesimo cavillo e ostacolo burocratico che danneggerà milioni di lavoratori. E chissà questa volta con chi se la prenderà Tridico”.

inps - tridico
Pasquale Tridico, presidente dell’Inps

Durigon si riallaccia, in effetti, a quanto era stato già espresso qualche giorno fa dallo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini. Proprio in un recente incontro con Pasquale Tridico, infatti, Salvini aveva ribadito alcune proposte già avanzate al governo che però non erano stato ancora recepite dai diretti interessati.

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Proposte, queste, che avanzavano “soluzioni per tagliare la burocrazia ed evitare che le famiglie restino senza stipendio e senza cassa integrazione”, spiegava Salvini. Ma soprattutto, della proposta di accorciare i tempi per staccare gli assegni prima del mese previsto come tempo minimo, suggerendo inoltre di erogare un anticipo del 100% anziché del 40% per la prima mensilità di cassa integrazione.

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