Bimbo ucciso dal padre, medici in aula: su corpo anche bruciature sigaretta

Oggi sono apparsi in aula a Milano i medici legali che hanno effettuato l’autopsia sul corpo del bambino ucciso dal padre Alija Hrustic. L’omicidio è avvenuto lo scorso 22 maggio a Milano, in via Ricciarelli.

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Oggi in aula a Milano sono intervenuti i due medici legali che si sono occupati dell’autopsia sul corpo del bambino di poco più di due anni ucciso dal padre Alija Hrustic, il maggio scorso. I medici avrebbero confermato l’esistenza delle tre bruciature di sigaretta sul corpo del bambino e delle ustioni sulla pianta dei piedi, effettuate con fiamma viva. Sembrerebbero queste le violenze apportate dal padre 25enne, imputato per omicidio. E’ quanto riferito dai due medici alla Corte d’Assise milanese, riportando i dettagli del sopralluogo effettuato poco dopo l’omicidio, oltre ai dettagli dell’autopsia. Stando a quanto riportato, il corpo del bambino presentava diverse fratture e lividi. Il piccolo sarebbe morto a causa di un trauma cranico, legato a un colpo sulla fronte o all’impatto al seguito di una caduta.

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La tragedia avvenne nell’alloggio popolare della periferia milanese vicino allo stadio di San Siro. Il padre aveva subito confessati agli inquirenti di aver fumato hashish e di aver colpito il bambino a seguito di una notte insonne. Subito dopo si era allontanato, abbandonando luogo del delitto e moglie incinta. Ma la polizia l’aveva rintracciato a casa di un conoscente poco tempo dopo. Infine la confessione:  “Avevo fumato hashish, non riuscivo ad addormentarmi”.

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Le prossime udienze sono previste il 26 giugno e il 29 giugno. Nell’ultima udienza è programmata anche la deposizione della madre del bambino, parte civile e assistita dall’avvocato Patrizio Nicolò. La donna era presente all’interno dell’appartamento al momento dell’omicidio. Si trovava nell’appartamento anche al momento dell’arrivo delle volanti, contattate dal padre circa due ore dopo l’assassinio. La donna si trovava di fianco al corpo del figlio. Ora l’uomo si trova in carcere a San Vittore, recluso da circa un anno. Il 25enne è anche accusato di maltattamenti ai danni della donna e degli altri figli.

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