Giorgio Panariello, malattia: “Dolori lancinanti, così capii che era una cosa seria”

Giorgio Panariello è uno degli attori e showman più apprezzati dal pubblico italiano: oltre al suo lato comico, non tutti conoscono il dramma che il toscano ha dovuto affrontare.

Giorgio Panariello
Giorgio Panariello- Foto tv- Meteoweek

Giorgio Panariello riesce sempre a scherzare su ogni cosa: il comico toscano è capace di strappare un sorriso a tutti e in pochi sanno che ha attraversato un periodo molto buio nella vita.

Lo showman, infatti, soffre di una malattia particolare da molti anni, un disturbo che aveva inizialmente sottovalutato. “Ero in tournée teatrale e ho iniziato a soffrire di dolori lancinanti, dal collo in giù. Stress, ho pensato. E invece era un’infezione alla colonna vertebrale”, ha raccontato l’attore a Ok Salute.

Giorgio Panariello e la diagnosi della spondilite

Panariello ha cominciato ad accusare i terribili dolori nel 2005, mentre era in tournée con Il borghese gentiluomo di Molière. In quel frangente non ha dato molto peso alla cosa: “Saranno le tensioni emotive che ho accumulato, lo stress per la preoccupazione di misurarmi con un testo di prosa importante. Si sarà scaricato tutto sulla mia schiena”, ha pensato.

Il consulto con un medico, però, gli rivelò un’altra realtà. Cosa dissero i dottori? “Mi venne diagnosticata una spondilite, cioè un’infiammazione della colonna vertebrale, una cosa piuttosto seria”.

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La terapia per combattere l’infiammazione alla colonna vertebrale

Questo tipo di disturbo ha rischiato di influire gravemente sulla vita personale e professionale di Giorgio Panariello. Ecco cosa ha raccontato il toscano di quel periodo: “Se di notte non riposavo su un letto con le doghe in legno, era una sofferenza. In certi momenti, quando il male era insopportabile e dovevo entrare in scena qualche ora dopo, mi hanno aiutato i farmaci antinfiammatori”.

Ha poi aggiunto: “Cominciai la terapia. Con quotidiani esercizi di stretching per allungare la schiena, flessioni addominali, pedalate sulla cyclette e con i massaggi di un esperto. Oggi le cose vanno molto meglio, ma il fisioterapista non l’ho abbandonato: le sedute mi rimettono a nuovo”.

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