Merkel: “Abbiamo creato degli strumenti, l’Italia decida come sfruttarli”

La cancelliera tedesca ricorda ciò che l’Unione Europea deve fare per prendersi il primato mondiale attualmente in mano agli Stati Uniti. “Se l’Europa vuole essere ascoltata, deve dare il buon esempio”, dichiara la Merkel.

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Angela Merkel vuol vedere un’Europa che combatta e resti unita per venire fuori dall’emergenza Coronavirus. Un’emergenza sempre meno sanitaria e sempre più economica, anche se per il momento il tavolo delle trattative dell’Unione resta molto freddo. La cancelliera tedesca ne ha parlato nel corso di una lunga intervista, rilasciata per La Stampa. In tal senso, la Merkel ammette che la sfida posta di fronte agli Stati membri è di grande importanza, oltre ad avere un certo grado di difficoltà. Ma è proprio in questi momenti difficili, secondo la cancelliera, che si vede la bontà di un progetto di così ampia portata.

“La pandemia del Coronavirus ci pone di fronte a una sfida di portata senza precedenti – ha dichiarato la Merkel – . Ha investito noi tutti senza che ne avessimo colpa. Da un lato interrompe un andamento economico favorevole in tutti gli Stati membri dell’UE, dall’altro va di pari passo con i due altri grandi fenomeni dirompenti della nostra epoca, che comunque trasformano la nostra vita e la nostra economia: il cambiamento climatico e la digitalizzazione”. Per fare tutto questo, come dichiara la cancelliera tedesca, bisogna lavorare con grande concentrazione.

Secondo il capo del Bundestag, l’Europa non deve andare avanti seguendo gli interessi dei singoli Stati. Occorre una visione più globale per far sì che vengano centrati gli obiettivi comuni, discussi a Bruxelles e tra i capi di Governo: “Tutti gli Stati membri – dichiara la Merkel – hanno un interesse assoluto ad avere un mercato unico europeo che sia forte e a presentarsi compatti sulla scena internazionale. Conto sul fatto che, in una situazione così straordinaria, gli Stati membri abbiano un grande interesse in ciò che ci accomuna”. E invita tutti a fare una riflessione, nel caso in cui gli Stati Uniti non dovessero più essere la prima forza economica al mondo.

Più in generale, la cancelliera tedesca fa capire che gli Stati membri “devono fare tutto il possibile per non cadere nel protezionismo”. Secondo la Merkel, soprattutto dando una visione globale del ruolo dell’Unione Europea e dei suoi Stati, “se l’Europa vuole essere ascoltata, deve dare il buon esempio”. E c’è una forte aspettativa da parte sua, in merito all’impegno nei confronti dei Paesi più in difficoltà: “Mi aspetto che ognuno di noi si metta sempre anche nei panni dell’altro e osservi i problemi da diverse prospettive. In linea di principio, le risorse del fondo servono ad aiutare, a essere solidali e a rendersi conto che i Paesi sono investiti dalla pandemia con intensità diverse”.

“La chiave per il successo consiste nell’amministrare bene in tutti i nostri Paesi e parallelamente incrementare la convergenza nell’UE”, prosegue Angela Merkel. La quale parla di un’inevitabile modifica alla ripartizione del denaro messo a disposizione. Anche perchè “per i Paesi che hanno già un livello di indebitamento molto elevato ha più senso ricevere sovvenzioni anziché ulteriori prestiti. Lavoro per convincere anche i Paesi che finora hanno approvato i prestiti, ma hanno respinto le sovvenzioni”. E poi la cancelliera tedesca passa a citare le nazioni messe maggiormente in ginocchio dall’emergenza Covid.

Angela Merkel – meteoweek.com

“La pandemia del Coronavirus ha avuto un impatto enorme, per esempio, sulla Spagna e sull’Italia, dal punto di vista economico, medico e ovviamente anche emotivo, per via delle numerose vittime”. Cosa fare, allora, per cercare di dare una mano a queste nazioni? La Merkel prende la parola a nome del suo Paese: “È necessario che la Germania non pensi solo a se stessa, ma che sia pronta a compiere un atto di solidarietà straordinario. È questo lo spirito con cui il Presidente francese Macron ed io abbiamo fatto la nostra proposta”. Questo è dunque il senso del cambio di tendenza che la Germania ha avuto in queste settimane.

A proposito del ruolo tedesco in chiave europea, la Merkel ammette che “la Germania aveva un tasso di indebitamento basso e pertanto poteva permettersi di indebitarsi maggiormente in questa situazione eccezionale”. Per questo motivo la trattativa è stata condotta in maniera diversa. Anche perchè la cancelliera ammette che è suo interesse “che il mercato unico sia forte e che l’Unione Europea cresca insieme, anziché disgregarsi”. Tutto ciò perchè “ciò che fa bene all’Europa faceva e fa bene anche a noi”. Anche se i problemi dell’Europa non si risolvono in blocco con la sola immissione di questi fondi.

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E allora come uscire da questa crisi? La Merkel parla del modo in cui l’Italia si sta approcciando a questi aiuti, come ad esempio il tanto discusso Mes: “Questa è una decisione italiana. Abbiamo creato gli strumenti, mediante la BEI, il MES con linee di credito precauzionali o mediante il meccanismo SURE per la cassa integrazione. Tutti possono utilizzare questi strumenti. Non li abbiamo messi a disposizione perché restino inutilizzati”. Questo messaggio arriva direttamente nella scrivania di Giuseppe Conte e degli altri rappresentanti della politica italiana.

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